In questi giorni i viaggiatori di alcune grandi stazioni ferroviarie italiane, già ridotte a Sodoma
pubblicitarie e suk in franchising, sono accolti da un contatore su maxi-schermo che li aggiorna «in tempo
reale» sull'incremento del debito pubblico italiano. L'idea è dell'Istituto Bruno Leoni, già autore di un widget sul tema.
Il senso di angoscia che questa inesorabile caduta nel gorgo dell'indebitamento genera in coloro che, tra l'obliterazione di un biglietto e un caffè, si scoprono vieppiù schiacciati dal «macigno» dei soldi dovuti, si spiega solo omettendo ciò che nei maxi-schermi non è spiegato. Cioè, che ad esempio:
- il'Italia si indebita perché è obbligata a farlo. Diversamente da quanto accade nei Paesi che
hanno una banca centrale di Stato (quasi tutti), il Trattato di Maastricht (artt. 7 e 21.1) non prevede
altri strumenti per immettere liquidità nell'economia pubblica;
- spende regolarmente meno di ciò che incassa (saldo primario positivo), sicché si indebita solo per pagare i debiti non potendoli onorare in altro modo (vedi punto precedente);
- ha il debito pubblico più sostenibile d'Europa;
- il debito pubblico italiano è un credito, cioè ricchezza, per due terzi in mano a imprese e cittadini italiani.
I numerini che dovrebbero ossessionare pendolari e capitreno non sono quindi altro che la conferma
sintetica e pacchiana di un sistema di finanza pubblica disfunzionale. E del fatto che, nonostante quel
sistema e nonostante gli appelli di chi indica la «virtù» nella serenità degli speculatori di borsa, il
nostro Paese si sforza ancora di mantenere livelli di spesa compatibili con la propria civiltà. A ciascuno
scatto del contatore dell'Istituo Bruno Leoni corrisponde infatti un mancato «taglio» a cure mediche,
scuole, forze dell'ordine, strade, ricerca e altri servizi pubblici già drammaticamente sottofinanziati.
Ogni aumento del contatore leonino, ferme restando le attuali norme di finanza pubblica, è quindi un'ottima notizia.
***
Ma siccome i populismi sono contagiosi, anche noi abbiamo voluto cimentarci nel giuoco del contatore. Qui proponiamo una prima versione relativa ai versamenti dello Stato italiano all'Unione Europea al netto dei contributi ricevuti. Contrariamente ai dati leonini, trattasi di soldi effettivamente sottratti al circuito economico nazionale per alimentare un apparato e un progetto politico che ad oggi ci ha restituito solo vincoli, sanzioni e schiaffi morali, oltreché un assetto monetario distruttivo per le nostre produzioni.
Per includere il contatore nei propri siti o blog:
<iframe src="app/counter_ue" scrolling="no"></iframe>
L'indirizzo dell'iframe può includere due parametri opzionali:
Parametro | Valori ammessi | Default |
size (dimensioni del contatore) | xs sm md lg |
sm |
separators (puntini separatori delle migliaia) | true false |
true |
Ad esempio, un contatore extra small senza separatori delle migliaia:
http://ilpedante.org/app/counter_ue?size=xs&separators=false
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