Il silenzio dei senzienti

14 febbraio, 2019 | 28 comentarios

Ricevo e pubblico con gratitudine un contributo sottoscritto da numerose associazioni per la libertà di scelta sanitaria. Il documento, scaricabile qui nella versione completa di allegati e approfondimenti, contiene il lavoro svolto dalle associazioni in preparazione delle loro audizioni presso la Commissione igiene e sanità del Senato della Repubblica, nell'ambito della discussione sul disegno di legge n. 770 in materia di vaccinazioni.

Quelle audizioni non hanno avuto luogo né mai lo avranno, nonostante le pubbliche rassicurazioni del presidente di Commissione. Qualcuno ha infatti stabilito che il testo dovrà tradursi in legge nel più breve tempo possibile. Chi ha dettato questa accelerazione? Chi ha deciso di escludere le associazioni? E perché? Non si sa né, come già in passato, ci si degnerà di spiegarlo. La vicenda, ostinatamente derubricata dai più intelligenti, da quelli che badano alle cose serie, all'ordinaria amministrazione di cose tecniche e grige da lasciare al grigiore dei tecnici, continua a svolgersi in un silenzio equivoco da segreto di Stato e sotto l'assedio del mainstream anglosassone, scientifico e non, mentre persino il vicepremier e ministro degli Interni deve suggerire in pubblico la propria impotenza malgrado gli impegni presi con gli elettori. Sembra che nessuno possa affrontare il tema senza fulminarsi: una dinamica tipica, ci spiegano gli intelligenti, delle cose di poca importanza.

Sul disegno di legge in parola ho già speso molte pagine su questo blog (qui e qui, inter alia). Nel testo che segue se ne affrontano le criticità in modo più sistematico, nell'ambito di una battaglia ferma ed equilibrata per affermare il diritto del popolo italiano di autodeterminarsi secondo Costituzione, attraverso il voto e le altre forme di partecipazione previste dalla Carta. La ripetuta violazione di questo diritto, con questa ennesima promessa mancata, dovrebbe aprire gli occhi di tutti su un metodo che, già da solo, lascia intuire l'abnormità del merito in gioco.

***

Gentile Senatrice, Egregio Senatore,

il Comitato Libertà di Scelta, che ha riunito 69 realtà tra associazioni e comitati spontanei di genitori su tutto il territorio nazionale, si è fatto promotore della Legge di iniziativa popolare “Sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva” (AC1185), depositata alla Camera il 20 settembre scorso e accompagnata da 75.000 firme raccolte in tutti i Comuni italiani in sole quattro settimane nel luglio 2018.

La proposta di Legge di iniziativa popolare combina l’istituto della democrazia diretta previsto dalla nostra Costituzione con il c.d. “modello Veneto”, rappresentando così istanze care all'intera maggioranza di Governo. Nonostante ciò si è preferito, nell’ottobre scorso, assegnare alla XIIa Commissione del Senato il Disegno di Legge 770 “Disposizioni in materia di prevenzione vaccinale” a firma dei Senatori Patuanelli, Romeo, Sileri, Castellone e Fregolent.

Con nostro rammarico, dalla lettura del testo non possiamo che constatare la perfetta continuità del DdL 770 con la ratio imposta dal Decreto Legge 73/2017 convertito con modificazioni nella Legge 119/2017, che ha comportato un crollo di fiducia nelle istituzioni, la rottura dell’alleanza terapeutica, l’applicazione arbitraria della norma da parte delle autorità sanitarie locali e discriminazioni ingiustificate di bambini negli asili e nelle scuole materne, il tutto in un clima da caccia alle streghe degno del Medioevo, alimentato dai mass media e da una gran varietà di testimonial.

All’art. 1 (Finalità), lettera a) del DdL 770 si legge che il provvedimento ha “lo scopo di raggiungere e mantenere le coperture vaccinali di sicurezza, anche allo scopo di proteggere i soggetti per i quali le vaccinazioni sono controindicate in ragione di particolari situazioni cliniche documentate”; non si fa alcuna menzione del soggetto sottoposto a profilassi vaccinale, ovvero la stragrande maggioranza della popolazione pediatrica, la cui protezione individuale non sembra interessare, mentre si sottolinea che la norma è intesa a “tutelare soggetti per i quali le vaccinazioni sono controindicate in ragione di particolari situazioni cliniche documentate”, soggetti che secondo la rappresentazione del Governo sono dunque i principali destinatari della norma, in relazione ai quali non viene fornita però alcuna informazione, né sul numero stimato o reale, né sui benefici che concretamente potrebbero ricavare – in ragione di una diminuzione di rischi – dalla profilassi resa obbligatoria per la collettività.

Le imponenti e invasive misure introdotte dal D.L. 73/2017, e così quelle del DdL 770, risultano destinate a imporre al singolo, contro il suo diritto all’autodeterminazione sancito dall’art. 32 Cost., un trattamento sanitario di cui forse, in misura minima e comunque del tutto non palesata, beneficerà anche la stretta cerchia di coloro che, per motivi di salute, non possono vaccinarsi, cerchia peraltro che lo stesso legislatore limita fortemente sia per la tenera età in cui impone le vaccinazioni, sia per la forte stretta sull’attestazione di omissione per motivi di salute, imponendo di fatto le vaccinazioni previste dal PNPV (Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale) erga omnes.

Ciò è confermato dal fatto che il legislatore non prevede alcuna misura per garantire che il sacrificio dei molti valga il bene dei pochi.

Sotto il profilo della sicurezza, poiché la pratica della vaccinazione comporta il rischio di reazione avversa per chi vi si sottomette, lo Stato dovrebbe per lo meno garantire un sistema di farmacovigilanza attiva, sulla base del quale andrebbe valutato il rapporto tra il rischio a cui si sottopone la quasi totalità della popolazione pediatrica e il beneficio per i soggetti non vaccinabili; sotto il profilo dell’efficacia invece, a tutela della salute dei soggetti “non vaccinabili” e per non rendere vano il sacrificio di chi è costretto a sottoporsi a un rischio per il bene degli stessi soggetti “non vaccinabili”, lo Stato dovrebbe controllare l’avvenuto stato di immunizzazione post-vaccinazione. Nessuna di queste previsioni, per altro conformi al principio ultra-solidaristico che si vuole applicare, si ritrova nel DdL 770.

Se lo scopo della legge è “raggiungere e mantenere le coperture di sicurezza”, la salute dell’individuo che si sottopone a vaccinazione non è il fine dell’attività legislativa, ma il mezzo attraverso il quale si soddisfa il non meglio specificato requisito tecnico delle “coperture”.

L’impostazione tecnocratica è confermata dall’art. 2 (Piano nazionale di prevenzione vaccinale), comma 1, laddove si legge: “Il piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV) individua e aggiorna periodicamente gli specifici standard minimi di qualità delle attività vaccinali, gli obiettivi da raggiungere su tutto il territorio nazionale e le modalità di verifica del loro conseguimento”. Al netto di altre raccomandazioni qualitative, gli “obiettivi” del PNPV coincidono appunto con le soglie percentuali di copertura vaccinale “di sicurezza”, come previsto all’art. 1.

Sempre all’art. 1, lettera a) si legge che il provvedimento prevede di raggiungere le sue finalità nel “rispetto delle raccomandazioni degli organismi sanitari internazionali in tema di profilassi, controllo, eliminazione ed eradicazione delle malattie prevenibili con la vaccinazione” (analogamente all’art. 1 della L. 119/2017, che vuole “garantire il rispetto degli obblighi assunti a livello europeo ed internazionale”).

Il legislatore, rinunciando alla definizione di “standard minimi di qualità delle attività vaccinali, obiettivi da raggiungere su tutto il territorio nazionale e modalità di verifica del loro conseguimento”, sta di fatto approvando a scatola chiusa il lavoro dei tecnici “indipendenti” incaricati di stendere il PNPV, e allo stesso tempo, prevedendo “il rispetto delle raccomandazioni degli organismi sanitari internazionali”, si autoesclude dal processo decisionale sulla profilassi vaccinale, il che non può che tradursi nel mero recepimento da parte dei tecnici dei piani mondiali di eradicazione del morbillo, avendoli il legislatore già approvati preventivamente, quando sarebbe invece chiamato a fare lo sforzo di mettere in discussione le strategie vaccinali finora messe in campo, e in particolare la rispondenza della vaccinazione di massa al contesto demografico, ambientale e socio-economico dell’Italia di oggi.

Per quanto attiene l’art. 3 (Misure per l’implementazione del piano nazionale di prevenzione vaccinale), alla lettera c) troviamo finalmente l’obiettivo della “promozione dell’adesione volontaria e consapevole alle vaccinazioni”, che a nostro parere dovrebbe essere il cardine per qualsiasi politica vaccinale, e che tuttavia viene subordinato al requisito tecnico delle “coperture di sicurezza”, come confermato dall’art.1, lettera b), dove si legge che “l’educazione e l’informazione in materia di prevenzione vaccinale costituiscono livello essenziale di assistenza (LEA) quali interventi prioritari nella lotta contro la riluttanza nei confronti dei vaccini e per l’ottimizzazione delle coperture vaccinali” e nello stesso art. 3, lettera b) il cui fine è la “promozione delle vaccinazioni previste dal PNPV e rimozione dei fattori che ostacolano il raggiungimento di adeguate coperture vaccinali”, ponendosi il legislatore in maniere antagonista con chi richiede l’adesione volontaria e consapevole alle vaccinazioni, concessa solo fintantoché non vada a compromettere le “coperture”.

Che con questo disegno di legge lo Stato si ponga a gendarme delle coperture anziché a garante dei diritti costituzionali e della salute dei suoi cittadini, in perfetta continuità con la logica della Legge 119/2017, si evince anche dalle previsioni dell’art. 5 (Interventi in caso di emergenze sanitarie o di compromissione dell’immunità di gruppo), che equipara la “compromissione dell’immunità di gruppo” a un’emergenza sanitaria, mantenendo ed estendendo il ricorso alla vaccinazione obbligatoria per contrastare il calo delle coperture, come già decretato d’urgenza senza emergenza dal precedente Governo.

Al comma 1 dell’art. 5 infatti si prevede che “Qualora […] si rilevino significativi scostamenti dagli obiettivi fissati dal PNPV tali da ingenerare il rischio di compromettere l’immunità di gruppo, […] sono adottati piani straordinari d’intervento, che prevedono, ove necessario, l’obbligo di effettuazione di una o più vaccinazioni per determinate coorti di nascita ovvero per gli esercenti le professioni sanitarie, al fine di raggiungere e mantenere le coperture vaccinali di sicurezza”. Nulla è dato sapere su cosa si intenda per “significativi scostamenti”, avendo il legislatore demandato al PNPV la loro definizione; pertanto, se assumiamo come valida la soglia imposta dal precedente Ministro della Salute, ovvero il 95% one-size-fits-all, l’applicazione dell’obbligo ai “significativi scostamenti […] tali da ingenerare il rischio di compromettere l’immunità di gruppo […] per determinate coorti di nascita” innescherebbe un aumento delle inoculazioni vertiginoso.

Abbozziamo nel seguito una simulazione incrociando i dati più recenti sulle coperture e le raccomandazioni del PNPV 2017-2019:

La simulazione assume il normal case scenario, quello cioè in cui un Governo in carica si attenesse alle disposizioni dell’art. 5.

L’impianto sanzionatorio previsto dalla Legge 119/2017 risulta addirittura inasprito, laddove all’art. 5, comma 4 si legge che “al fine di tutelare lo stato di salute dei soggetti non vaccinabili per specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, i piani straordinari di intervento di cui al medesimo comma 1 possono: a) subordinare, in modo temporaneo, su base nazionale, regionale o locale, in relazione ai dati contenuti nell’anagrafe vaccinale nazionale, la frequenza delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, delle scuole private non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia e dei centri di formazione professionale regionale all’avvenuta somministrazione di una o più vaccinazioni”.

Così l’obbligo, rispetto alle previsioni della Legge attualmente in vigore, risulta rafforzato in due direzioni:

  1. non si prevede che si possa assolvere all’obbligo anche per avvenuta immunizzazione naturale, come sarebbe logico non comportando in quel caso alcun pericolo per “i soggetti non vaccinabili” e come correttamente previsto dalla Legge 119/2017, ma si subordina la frequenza a scuola esclusivamente “all’avvenuta somministrazione di una o più vaccinazioni”. Prova ne è il fatto che l’anagrafe vaccinale, come si legge all’art. 4 (Anagrafe vaccinale nazionale), tra i dati che dovrebbe contenere non prevede lo stato di immunizzazione del soggetto;
  2. si prevede di interdire la frequenza ai non vaccinati “per una o più vaccinazioni” non solo ai servizi per l’infanzia ma anche alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado; stando ai dati rilasciati dalle Regioni riguardo i “non conformi”, la sospensione della frequenza riguarderebbe più di un milione e mezzo di studenti, generando inevitabilmente il caos su tutto il territorio nazionale.

Considerate le dichiarazioni in campagna elettorale degli esponenti dell’attuale maggioranza e le azioni intraprese durante la scorsa legislatura per la presentazione di emendamenti volti a eliminare il requisito di accesso per nidi e scuole dell’infanzia (art. 3, comma 3 della L. 119/2017), ci rimane incomprensibile il motivo per cui ancora oggi dobbiamo leggere, in un disegno di legge sostenuto da questa maggioranza, la possibilità di sospendere la frequenza scolastica dei nostri bambini.

È doveroso far presente che già nell'applicazione della L. 119/2017 abbiamo assistito, tra gli altri, a numerosi episodi di:

  • esclusioni arbitrarie basate su un’interpretazione personale delle Legge da parte dei Dirigenti Scolastici;
  • reiterate violazioni della privacy da parte di tutto il personale scolastico;
  • casi di isolamento e discriminazione di bambini ingiustificata e inaccettabile da parte del personale scolastico e sanitario;
  • riduzione del consenso informato a mero pro-forma.

Senza contare i danni provocati dalla massiccia campagna mediatica contro i “no-vax”, tale da innescare fenomeni di conflitto sociale e discriminazione dei “piccoli untori” sempre più insostenibile, laddove conflitto non esisteva prima dell’avvento del D.L. 73/2017.

Non ultimo, il DdL 770 prevede il mantenimento dell’art. 5-bis L. 119/2017, dal titolo “Controversie in materia di riconoscimento del danno da vaccino e somministrazione di farmaci”, che riporta al primo comma: “Nei procedimenti relativi a controversie aventi ad oggetto domande di riconoscimento di indennizzo da vaccinazione di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 210, e ad ogni altra controversia volta al riconoscimento del danno da vaccinazione, nonché nei procedimenti relativi a controversie aventi ad oggetto domande di autorizzazione alla somministrazione di presunti farmaci non oggetto di sperimentazione almeno di fase 3 e da porre economicamente a carico del Servizio sanitario nazionale o di enti o strutture sanitarie pubblici, è litisconsorte necessario l’AlFA”.

Nei procedimenti relativi a controversie in materia di riconoscimento di danni da vaccino si costituiscono dunque, ai sensi dell’art. 5-bis, due soggetti, il Ministero della Salute e l’AIFA, che contestano l’istanza di riconoscimento del danneggiato. Tale norma determina una sproporzione tra le parti che aumenta le difficoltà dei danneggiati per il riconoscimento dei loro diritti e mina il diritto al “giusto processo”, previsto dall’art. 111 della Costituzione, che prevede lo svolgimento del contraddittorio tra le parti “in condizioni di parità”. Inoltre, la norma potrebbe generare il convincimento nei danneggiati di uno Stato a loro ostile, che non agevola la tutela dei loro diritti costituzionalmente garantiti, ma ne ostacola sempre di più il riconoscimento, confermando nuovamente l’impostazione da polizia sanitaria ereditata dal D.L. 73/2017.

Noi crediamo che la Legge debba tenere conto delle complessità del tessuto sociale odierno, in cui non esiste più il paziente che passivamente accetta quanto gli viene somministrato da un’entità al di sopra di ogni discussione: oggi l’individuo vuole e deve essere posto al centro, ha il diritto di decidere del proprio corpo e non può essere fatto oggetto di obbligo.

Reclamiamo il nostro diritto all’autodeterminazione, diritto che è e deve rimanere costituzionalmente garantito.

E fortemente chiediamo che i nostri figli non siano fatti oggetto di una Legge che in modo eccessivamente paternalistico e utilizzando il ricatto dell’esclusione sociale sottrae a noi genitori e ai medici di cui ci fidiamo la possibilità di decidere della loro salute.

Con questo spirito abbiamo steso la proposta di Legge “Sospensione dell’obbligo vaccinale per l’età evolutiva”.

Grazie, in qualità di rappresentanti del Comitato Libertà di Scelta

(in ordine alfabetico)

  • ADER Salute e Libertà - Associazione Diritti Emilia Romagna
  • Articolo 32 Libertà e salute Faenza
  • Cittadini Liberi e Consapevoli Puglia
  • CLi.Va Toscana Comitato per la libertà di scelta vaccinale Toscana
  • CLiSVaP Comitato per la Libertà di Scelta Vaccinale Piemonte
  • Co.li.bri. Libertà Brianza
  • Coordinamento Vicentino
  • CORVELVA
  • Colibrì Puglia
  • FILINS - Federazione Italiana Licei Linguistici e Istituti Scolastici non Statali
  • Genitori del No Obbligo Piemonte
  • Genitori del No Emilia Romagna
  • Genitori del No Obbligo Lazio
  • Genitori del No Obbligo Lombardia - sezione Brescia
  • Genitori del No Obbligo Lombardia
  • Gruppi Uniti. it
  • Libera Scelta Alessandria
  • Libero x tutti - Forlì
  • Modilis Sardegna
  • Vaccinare Informati - Trentino


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disperato 10 giugno, 2019 18:08

Segnalo a tutti un video su Byoblu: "La verità raccontata da Andrew Wakefield-Diretta Byoblu da Padova", dove si parla della pratica medica con particolare attenzione al tema dei vaccini.

Trovo la conferenza molto interessante da ogni punto di vista: scientifico, morale, tecnico (nel senso di esposizione chiara), tutti dovrebbero guardarla per prendere coscienza della gravità del problema e del pericolo (che non riguarda solo i bambini ma anche noi adulti date le politiche che si stanno imponendo a livello globale).

Vi è un messaggio di speranza, sia perché i danneggiati da vaccino possono a volte essere curati, sia perché se tutte le persone di buona volontà si uniscono e prendono consapevolezza le elite massoniche dominanti non possono prevalere, e ricordiamoci della nostra potentissima arma cioè il voto.

Saluti.

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disperato 27 maggio, 2019 06:14

Ovviamente quando pensiamo alla sanità e a come è degenerata in questi ultimi decenni, il problema vaccini (che non sono sicuri!) è il più grave, sia perché si riferisce ai bambini (per ora, ma presto interesserà anche noi adulti se non li fermiamo...), sia perché non lascia margini di manovra essendo imposti.

Tuttavia credo che sia bene far notare come anche il problema dei tumori, e di come viene trattato, getti una luce sinistra sulla "medicina ufficiale". Innanzitutto la chemioterapia è terribile, uccidendo tanto le cellule malate che le sane, e credo che, in un mondo che avesse a cuore i pazienti e non le case farmaceutiche, sarebbe vietata e non incentivata. Personalmente, se dovessi ammalarmi, eviterei di sottopormi a tale pratica.

Inoltre volevo soffermarmi su un particolare tipo di tumore: quello alla prostata. E' evidente che la cosa migliore per la prostata è non fare assolutamente nulla: né l'esame del PSA, né meno che mai, biopsie ed operazioni. A questo proposito consiglio la lettura di due testi: 1) Il grande inganno sulla prostata, perché lo screening con il PSA può avere gravi conseguenze per milioni di uomini, RaffaelloCortinaEditore. Di Richard J. Ablin (che tra parentesi è colui che negli anni 70 ha inventato tale test) e Ronald Piana.

2) Imparare a rischiare Come prendere decisione giuste, RaffaelloCortinaEditore, di Gerd Gigerenzer.

In particolare consiglio le pagine da 217 a 234. Comunque è un libro che si legge tutto con interesse.

Saluti.

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disperato 14 marzo, 2019 14:12

Girano voci che la ministra Grillo (5stelle, simbolo massonico) stia pensando a una proposta di legge che legherebbe la percezione della pensione alla vaccinazione antinfluenzale: cioè l'anziano che non si vaccina perde il diritto alla pensione.

Non credo che siano solo voci.

Ormai è guerra, se non li eliminiamo loro elimineranno noi, e chi si ostina a non capire morirà senza aver neppure provato a resistere e a difendersi.

Il mondo non è mai stato così orrendo come oggi, neppure durante le guerre dichiarate.

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Incazzato 19 marzo, 2019 08:41

Gentile @disperato, sono contento che qualcuno la pensi esattamente come me, che cioè si tratti ormai di una questione pacificamente irrisolvibile. Sono certo che il governo attuale non voglia rivedere le sue posizioni, e solo a leggere gli emendamenti posti al 770 da alcuni parlamentari come la Fattori, mi rende convinto ancor più che occorrerà a breve un qualche intervento oltre il limite della legalità. Anch'io ho sentito dell'idea sulle pensioni e sulla sanità erogata in condizioni di "vaccinazione sine qua non". La perdita della democrazia non è immediata, ma è su uno scivolo molto più inclinato di quanto non avessi pensato. Questa è una mia personalissima sensazione.

In fondo allo scivolo c'è quello che sta avvenendo in Francia, dove credo che non siano solo motivi economici a far scatenare la gente; anche là mi risulta che lo Stato non abbia dubbi sull'affondo contro la sua stessa gente della siringa a mo' di spada.

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disperato 19 marzo, 2019 13:49

Gentile @Incazzato, come si può capire dal soprannome che mi sono dato, non sono ottimista, per usare un eufemismo, sui tempi che stiamo vivendo. Tuttavia non credo che sia corretto considerare il governo come un blocco unico. Da una parte abbiamo il 5stelle che si è rivelato peggiore del PD persino nel programma (sui vaccini che vogliono obbligatori, sulla famiglia che vogliono decomposta a monadi isolate e perciò manipolabili, sul progetto dell'Unione europea che vogliono rafforzato). Dall'altra parte abbiamo la Lega che almeno a parole è dalla nostra parte (sulla libertà vaccinale, su una famiglia stabile fatta possibilmente da uomo donna figli, le altre unioni si possono e devono accettare ma non classificare come famiglia, sull'Unione europea che essendo irriformabile va smantellata). Ora la Lega finora si è limitata a parlare (salvo per un parziale controllo dell'immigrazione), ma non ha i numeri per agire. Se e quando avrà i numeri (la maggioranza parlamentare) potremo giudicarla.

Conclusione : io continuo a votare Lega, consapevole di essere in un fortino assediato, e non è detto che i salvatori arriveranno in tempo, e nemmeno che arriveranno.

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Analfabeta Funzionale 11 marzo, 2019 21:45

"Del pari con la perversità, crebbe la pazzia: tutti gli errori già dominanti più o meno, presero dallo sbalordimento, e dall’agitazione delle menti, una forza straordinaria, produssero effetti più rapidi e più vasti. E tutti servirono a rinforzare e a ingrandire quella paura speciale dell’unzioni, la quale, ne’ suoi effetti, ne’ suoi sfoghi, era spesso, come abbiam veduto, un’altra perversità. L’immagine di quel supposto pericolo assediava e martirizzava gli animi, molto più che il pericolo reale e presente."

Dopo aver letto questa raccapricciante notizia https://bari.repubblica.it/cronaca/2019/03/11/news/obbligo_vaccini_a_otranto_sul_portone_della_materna_l_elenco_di_chi_non_ha_il_certificato_e_polemica-221278807/

mi rendo conto di due cose: la prima è che 400 anni sono passati invano, e la seconda è che un futuro Manzoni dovrà molto più severo verso i provax del 2019 di quanto il nostro fu con i milanesi del 1630, almeno questi ultimi avevano la scusante che la peste c'era davvero.

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disperato 23 febbraio, 2019 16:29

Invito tutti a documentarsi su quanto affermato da tale Lopalco (per inciso epidemiologo dell'università di Pisa), egli sostiene che i vaccini sono sicuri in quanto sperimentati su migliaia di bambini volontari (non è un refuso, ha detto proprio bambini volontari, poi precisando che il consenso viene dato dai genitori).

Non so voi, ma io dopo una notizia così non riesco a dormire sereno, sia che il fatto sia vero (vorrebbe dire che si usano i bambini come cavie), sia che sia falso (vorrebbe dire che un professore universitario non sa quello che dice).

Non può finire bene per nessuno.

Saluti.

Responder

Incazzato 26 febbraio, 2019 14:32

Gentile @disperato, purtroppo è così veramente. Tutto cominciò il 29 settembre 2014..........sembra una favola ma è una tragedia di un popolo disgraziato ma consenziente: il popolo italico. Quello che sta avvenendo è esattamente quello che si merita un popolo che non sa nemmeno andare in piazza e fare la guerra per i suoi figli. Fra poco, quando il DDL 770 diventerà legge senza che nemmeno la TV di Stato ne abbia parlato nemmeno una volta, occorrerà la P38 per riportare la democrazia perduta.

Responder

disperato 27 febbraio, 2019 14:57

Gentile @Incazzato, io credo che il problema vero sia nella mancanza di consapevolezza della stragrande maggioranza della popolazione. Secondo Lei in quanti hanno capito che stiamo vivendo all'interno di una dittatura sanitaria (obbligo di vaccinazione e presto anche di microchip per tutti se non li fermiamo), e anche finanziaria (bail-in, cambio fisso con la Germania e nei sogni di questa élite orwelliana anche abolizione del contante) ?

Probabilmente (confesso di non avere numeri attendibili ma solo percezioni) noi risvegliati (per usare un linguaggio alla matrix) saremo si e no un 5%, forse 10% della popolazione.

Finché almeno il 50% più uno della gente non avrà contezza della situazione non c'è alcuna speranza di aggiustare le cose. Il nostro dovere è quello di parlare con quante più persone possibile, e sbattere loro in faccia la verità contro la menzogna sistematica degli organi di informazione di regime.

Altro non possiamo fare. Basterà? Non lo so.

Credo però che usare la violenza sia moralmente e tatticamente sbagliato, La invito perciò a mantenere la calma, anche se mi rendo conto è difficile.

Responder

Chinacat 28 febbraio, 2019 19:52

Gentile @disperato, seguendo il Suo consiglio, mi sono informato sulle affermazioni di tale Prof. Lopalco. In effetti, a quanto si evince da questo testo, i bambini vengono già utilizzati come cavie. Non volevo crederci, però:

"In particolare, il medico e politico evidenzia nel suo curriculum di aver “collaborato con l’Università di Bari in qualità di co-sperimentatore per lo studio di fattibilità di n.9 progetti vaccinali sperimentali così come di seguito indicati:

a) Me Mu Ru 132 della SmithKline con 113 bambini arruolati, di cui 105 hanno completato lo studio"

Il testo completo lo si trova qui:

https://www.colibripuglia.it/2019/02/17/gli-841-bambini-arruolati-per-progetti-vaccinali-sperimentali-delluniversita-di-bari-nel-curriculum-di-un-dirigente-medico-e-politico-locale/

Da quel che ho capito io, la sperimentazione dei vaccini sui bambini procede da tempo e con l'avallo sia dell'Università di Bari sia con quello di altre istituzioni. Il Prof. Lopalco afferma che:

"I test sui minori sono imposti dalla legge come ultimo passo"

Quale sia legge in questione però non lo dice. Se qualcuno ne sa qualcosa, sarebbe utile condividerlo.

Alcune considerazioni personali.

L'uso della terminologia è fantastico, i bambini vengono ARRUOLATI. Goebbels non avrebbe potuto dirlo meglio. Io presumo che vengano PAGATI i genitori ma anche questo sarebbe interessante da approfondire. Come ha affermato qualcuno di più autorevole del sottoscritto (Prof. Michael Sandel, Università di Harvard):

"siamo passati da una economia di mercato ad una società di mercato"

Quindi, che si possa "vendere" la salute del proprio figlio non stupisce affatto. In una società di mercato, tutto è in vendita, dalla lavatrice al bambino e la cosa ha un suo senso. Se posso comperare o vendere un cane o un tostapane, perché non posso vendere il rene di mio figlio?

In fondo la parola "PROLETARIO" ha la sua radice in "prole" cioé coloro che non possiedono nulla se non i propri figli ed è così che venivano censiti nella Roma antica. Vendere i propri figli (in blocco oppure a pezzi) è perfettamente logico nel nostro Mondo Nuovo.

Ed è anche una soluzione geniale al problema della disoccupazione: non hai un lavoro o sei sottopagata? Fai qualche figlio, vendi un pezzo ad una casa farmaceutica, un altro pezzo ad una società di cibo per gatti e con quel che resta ci comperi il nuovo iPod.

Chinacat

PS

Onde evitare critiche di cinismo, faccio notare che constatare un fenomeno non vuol dire condividerlo.

Responder

disperato 02 marzo, 2019 14:32

Gentile @Chinacat, premesso che non sono un giurusta e quindi, quello che dico va preso con beneficio di inventario, la questione per come l'ho capita io va intesa così: non è che i genitori si fanno pagare ma che firmano il consenso informato.

Cioè a cosa serve far firmare ai genitori il consenso per le vaccinazioni obbligatorie ai pargoli?

Voglio dire, se sono obbligatorie che stiamo a discutere?

In realtà firmando quella carta in primo luogo sollevi il medico e la casa farmaceutica da ogni responsabilità penale, e in secondo luogo acconsenti anche ad utilizzare il bambino come cavia.

Ripeto le mie sono solo supposizioni logiche, dichiarazioni di qualche avvocato che segue il blog sarebbero gradite.

Responder

Incazzato 06 marzo, 2019 08:43

Gentile @disperato, è vero, siamo in pochissimi ad avere intuito quello che si sta preparando. I vaccini, come il bail-in o la progressiva perdita di sovranità nazionale o la "necessaria" deflazione salariale, sono concretezze che dipendono tutte dalla filosofia globalista ( Monti ne è un chiaro esempio ) secondo cui è necessario sospendere le democrazie.

"La democrazia è una forma sbagliata di governo perché permette alle pecore di guidare il pastore". Penso che lo abbia detto proprio lui in non ricordo bene quale occasione.

Ora, si sta realizzando a pieno questo principio senza che la gente se ne possa accorgere. Nessuna forma di potere democratico è stata ufficialmente soppressa, nessuna istituzione, nessun controllo, ma la democrazia è sospesa. Allora le chiedo: le risulta che la Storia abbia mai offerto pasti gratis ?

Responder

Chinacat 07 marzo, 2019 19:59

Gentile @Incazzato, la formulazione completa della frase di Mario Monti è questa e risale all'ottobre del 2018, da quel che ho potuto appurare:

""La democrazia è una forma sbagliata di governo perché è assuro permettere alle pecore di guidare il pastore".

Legga questa frase adesso:

"La massa per me non è altro che un gregge di pecore, finché non è organizzata. Non le sono affatto ostile. Soltanto nego che possa governarsi da sola."

(Benito Mussolini, Colloqui con Mussolini, Emil Ludwig, 1932)

Come può notare, il Mussolini del 1932 ed il Mario Monti del 2018 la pensano in maniera identica; anzi potremmo individuare in Mussolini il "maestro spirituale" di Mario Monti. Non perché Monti sia un "fascista", ovvio che no, ma perché, come Mussolini, odia profondamente la democrazia e soprattutto, odia il "popolo". E che entrambi considerino gli italiani come delle pecore stupide è molto indicativo.

Ma c'è qualcosa di diverso e ho idea che non Le piacerà.

La frase di Mussolini compare in un libro edito nel 1932 e che ben pochi italiani poterono leggere all'epoca. Inoltre, poco dopo la pubblicazione, fu ritirato dalla circolazione poiché allo stesso Mussolini alcune osservazioni risultarono troppo esplicite.

La frase di Mario Monti fu detta in pubblico e milioni di italiani l'hanno sentita.

Quel che nel Fascismo andava detto sotto voce (gli italiani sono degli utili idioti simili a pecore), nell'Italia del 2018 lo si può dire ad alta voce. Questa è la nostra de-evoluzione.

E Monti lo può dire ad alta voce perché sa benissimo che non ci sarà nessuna reazione: non hanno regito i giornalisti, non hanno reagito gli accademici, non hanno reagito i politici e men che meno hanno reagito le pecore.

Prendesela con Mario Monti è facile ma delle pecore cosa debbo pensare? Poichè non è affatto vero, come sostiene Lei, che "la gente non se ne accorge"; se ne accorge eccome!

La geniale intuizione di Monti sta proprio qui: alla massa (o alle pecore) non interessa affatto cosa succede. La puoi insultare, denigrare, privare dei diritti più elementari, la puoi affamare e rendere ignorante: alla massa non interessa. Una volta garantito un minimo di panem et circenses, la massa si adegua.

Se poi la memoria degli italiani è tale che non si ricorda nemmeno chi già una volta li ha trattati come pecore e portati al macello, la colpa non è di Mario Monti.

La colpa è nostra.

E se la democrazia la uccide Monti oppure Renzi, la colpa è sempre nostra.

Chinacat

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disperato 07 marzo, 2019 20:45

Gentile @Incazzato, noi (popolo) abbiamo almeno due vantaggi rispetto alla élite dominante: siamo la stragrande maggioranza (oltre il 99%) e diciamo la verità. Ora per vincere è necessario e sufficiente che la popolazione prenda coscienza di come stanno realmente le cose e di qual'è il suo vero interesse, il resto verrà da se.

Al momento siamo in pochi, ammettiamolo, ma non pochissimi (non fasciamoci la testa oltre il dovuto, pensi alla Brexit, a Trump, all'Italia che boccia il referendum di Renzi, al pope ortodosso che definisce Putin una benedizione del cielo...Certo molti di questi risultati sono più dovuti a un afflato istintivo che a reale comprensione del presente, ma siamo sulla buona strada ).

E come dice Bagnai da qualche parte, "la verità ha una sua bellezza" ed ovviamente è vero. Noi dobbiamo solo mostrare questa bellezza e il sistema imploderà da solo poiché si basa sulla menzogna.

Ecco allora che io non invito a non lottare, tutt'altro. Io invito alla lotta non violenta che non solo è meno pericolosa ma dato il contesto e i rapporti di forza, anche più efficace.

Saluti.

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Chinacat 10 marzo, 2019 01:25

Gentile @disperato, sperando di non far arrabbiare il padrone di casa per queste mie incursioni nella "Storia" mi permetto di farLe una cosa. Quando ho letto questa Sua frase, ho avuto una specie di déja vu:

"Noi dobbiamo solo mostrare questa bellezza e il sistema imploderà da solo poiché si basa sulla menzogna."

Con una forma diversa, è lo stesso identico concetto che Gramsci espresse in una lettera riferendosi al prossimo crollo del Fascismo nel 1924, subito dopo il delitto Matteotti. Gramsci, uomo estremamente intelligente, pensava che:

"adesso gli italiani hanno visto quanto possa essere brutto questo regime di governo ed il sistema imploderà perché si basa sulla violenza"

Era il luglio del 1924. Il sistema non solo non crollò ma decollò proprio subito dopo, il 3 gennaio 1925.

Ora, è vero che la "Storia" funziona come la carta carbone ma sarebbe sciocco fare finta che non abbia nulla da insegnarci. La Storia, diceva un tizio molto più autorevole di me, è sempre contemporanea.

Mi piacerebbe molto pensarla come Lei e ipotizzare che il popolo italiano possa prendere coscienza di un sistema basato sulla menzogna e quindi demolirlo. C'è solo un piccolo problema: ci credono.

Alle menzogne a cui Lei fa riferimento CI CREDONO . A me ed a Lei può sembrare assurdo o surreale ma purtroppo è così: ci credono sul serio.

Di questo fondamentale elemento anche io non ne tenevo conto o quantomeno ritenevo che, dopo la catastrofe del 2008, ci fosse quantomeno una reazione. Non solo non è successo nulla ma dato che "la memoria è coscienza", durante il colpo di stato del 2011, Mario Monti è stato acclamato come il salvatore della patria, con tanto di cortei e sventolamento di bandiere.

Hanno fatto un colpo di stato, hanno piazzato un tizio che farà una macelleria sociale devastante e lo dice apertamente e come hanno reagito gli italiani? Hanno fatto la ola.

Quanto possa essere brutto questo regime lo hanno visto e gli va bene. Anzi, lo applaudono. Con la stessa beata incoscienza con cui applaudivano Benito da Predappio quando dichiarava guerra a 3/4 del globo.

E non hanno smesso di applaudirlo spontaneamente quando si sono resi conto di quanto fosse brutto il regime... perché quanto fosse brutto il regime, lo sapevano già! Hanno smesso di applaudirlo soltanto quando una bomba da 250 kg gli è arrivata in cucina.

Se un domani iniziassero a cadere bombe da 250 kg nei salotti dove gli italiani hanno la TV, allora, forse, ci potrebbero essere delle reazioni. Forse. E non per la bomba in sé ma perché senza TV la sera che fanno?

Mi creda, vorrei essere meno cinico e mi scuso in anticipo per il tono sarcastico che uso ma ho visto troppe volte questo film per non sapere come finisce. Finisce malissimo.

Chinacat

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disperato 11 marzo, 2019 15:18

Gentile @Chinacat, La ringrazio per il paragone con Gramsci a cui davvero senza ironia devo rispondere: non sum dignus. Ora senza voler incorrere nella difesa del fascismo (che peraltro sarebbe apologia di reato), e tenendo presente che il fascismo ha fatto molte cose brutte (dalle leggi razziali, a una guerra per cui non eravamo preparati, alla riforma Gentile che ha relegato le materie scientifiche a roba che la classe dirigente doveva evitare, che poi dopo Berlinguer e la Gelmini uno dice ridateci Gentile..., e certo anche la perdita di libertà), ma ha garantito lavoro e benessere crescente per la stragrande maggioranza della popolazione.

E ha mantenuto il consenso fintanto che garantiva un certo benessere.

Appena la popolazione ha incominciato a stare male è crollato.

Questo sistema attuale, ordoliberista, in cui viviamo, impoverisce la popolazione, ed è molto difficile convincere chi ha la pancia vuota che in realtà sta bene, non c'è propaganda che tenga.

Inoltre con le vaccinazioni di massa, a tappeto, i danneggiati saranno davvero tanti, e sarà difficile (cioè impossibile) convincere chi ha avuto un parente morto o con gravi handicap che va bene così.

Per cui la rivolta delle masse, pacifica (col voto) o violenta è inevitabile.

Si tratta solo di capire quando avverrà, in che modo, e dopo quanti danni.

L'Unione europea, come a suo tempo l'URSS, non può durare, e non nel senso molto umano che tutto ciò che ha un inizio avrà una fine, ma proprio perché è mal costruita e fa acqua da tutte le parti.

Sediamoci sulla riva del fiume e aspettiamo il cadavere del nemico, ovviamente nel frattempo cerchiamo di limitare i danni per noi e le nostre famiglie (ad esempio non vacciniamoci), e votiamo Lega.

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Incazzato 12 marzo, 2019 15:13

Gentile @disperato, dopo aver letto il DDL 770 ed aver sentito uno che canzona in diretta il popolo italico, non vedo altre vie. Per me gente così andrebbe semplicemente abbattuta. Quando dice " si parla anche di un obbligo che non sarà più un obbligo vero e proprio ma sarà un obbligo dettato da quelle che sono le situazioni epidemiologiche ", a lei che sentimenti suscita uno così ? Lo ascolti bene e mi dica come si può pensare di realizzare la democrazia nell'osservanza delle leggi costituzionali quando ancora si parla di 95%. Cordialità !

https://www.facebook.com/claudio.morosini.9/videos/2290764911195922/UzpfSTEwMDAwNzg3MzA1OTIwMzoyNjc5NTg2NDE1NDE1MjM2/

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Chinacat 12 marzo, 2019 20:54

Gentile @disperato, spero seriamente che Lei stia scherzando:

"Il Fascismo (...) ma ha garantito lavoro e benessere crescente per la stragrande maggioranza della popolazione."

Non so quali siano le sue fonti ma le mie fonti dicono l'esatto opposto. Nel periodo che va dal 1923 al 1943, la vita quotidiana degli italiani che non fanno parte delle classi superiori PEGGIORA a dei livelli che Lei non può nemmeno immaginare. Tutte e sottolineo TUTTE le statistiche di quel periodo lo confermano e se Le interessa Le dico dove si possono trovare queste statistiche.

Dal 1935 al 1940 le cose peggiorano ulteriormente e chi si è occupato del periodo parla apertamente di "malnutrizione". Dal 1940 al 1943 buona parte degli italiani inizia letteralmente a "morire di fame".

Lavoro? E secondo Lei perché il regime spediva migliaia di persone in Libia prima ed Etiopia poi? Perchè c'era una disoccupazione spaventosa e dopo il 1929 arriva la catastrofe. La famosa quota 90 fu la Caporetto degli stipendi italiani ed il Prof. Bagnai ha scritto pagine illuminanti in merito.

Benessere?

"Nel 1938 il consumo medio ANNUO di carne era di 9kg a testa (in alcune province del Sud il consumo non arrivava al chilo all'anno) MENO CHE NEL 1929, quando se ne consumavano 13,50 kg, contro i 63 dell'Inghilterra, i 51 della Germania, i 40 del Belgio. Era diminuito anche il consumo di ortaggi, dai 42 kg. pro capite nel 1929 ai 36 nel 1938."

(Otto milioni di biciclette, pag. 82)

Non esiste settore della vita quotidiana degli italiani che il Fascismo non sia riuscito a peggiorare ma su una cosa ha lavorato benissimo: la PROPAGANDA. E che nel 2019 ci siano ancora persone convinte che abbia garantito lavoro e benessere crescente ne è la prova. Mi spiace doverla informare che è tutto falso.

La stessa propaganda che ha convinto milioni di europei che l'euro e l'Unione Europea non hanno fatto altro che garantire lavoro e benessere crescente. Non è così ma sono strasicuro che nel 2159 ci sarà qualcuno che dirà che lo hanno fatto davvero... anche se è tutto falso.

Chinacat

Lei forse non sa chi è Giuseppe Tassinari. Non lo conoscono in molti, contrariamente ai vari Balbo e Starace, ma è un personaggio chiave dell'agricoltura italiana e come pensa di garantire benessere ai lavoratori? Così:

"Non si oppose quindi alla ulteriore RIDUZIONE dei salari nominali che subirono una decurtazione dell8-12% aggiungendosi a quella del 20% introdotta in precedenza nel 1927"

(Dal libro La scuola bolognese degli economisti agrari, 1925-1981)

Si, ha letto bene MENO 20%. In un anno. Alla faccia del benessere.

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disperato 13 marzo, 2019 22:56

Gentile @Chinacat, mi rimangio tutto, ha ragione Lei. Non è possibile ricondurre la maggioranza della popolazione alla realtà, specie quando si parla di vaccini ho trovato in quasi tutti una specie di blocco ideologico: non vogliono e non possono capire. Non è qualcosa che ha a che fare con l'intelligenza, o la razionalità, ma con la fede. Ammettere l'inganno e il crimine che si sta perpetrando significherebbe ammettere di essere vissuti in una società malata e falsa, e di non averlo capito. I più non riescono ad accettarlo. Andranno felicemente a farsi massacrare piuttosto, e noi con loro. Non possiamo vincere, io personalmente non mi vaccinerò, ma sarò condannato alla morte civile per questo.

Da un punto di vista sociologico la situazione è anche interessante, peccato che riguardi la nostra stessa sopravvivenza, oltre che la vita di questa massa di ipnotizzati.

Sono davvero tempi di decadenza, e non è solo l'Italia ma tutto il mondo. Sia l'occidente che la Cina.

Forse la Russia e la Svizzera sono isole felici. Chi può si trasferisca lì.

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disperato 16 marzo, 2019 14:22

Gentile @Chinacat, guardi lungi da me voler difendere il fascismo, peraltro da giovane ero iscritto al movimento giovanile socialista, poi c'è stata tangentopoli e mi sono allontanato. E può darsi che io del periodo fascista non abbia capito nulla. Però a me risulta che dal 1922 al 1938, cioè guerra esclusa, il pil pro capite degli italiani sia cresciuto, poco ma è cresciuto. Inoltre un certo Nazareno Strampelli, grande genetista, proprio durante gli anni del fascismo ha trovato il modo di aumentare considerevolmente la resa dei campi di grano (non entro nel merito se mangiare carboidrati sia buona cosa o meno perché è polemica recente, mentre all'epoca in tutto il mondo il problema era non morire di fame) aiutato dal regime.

Comunque, data la mia incondizionata stima del professor Bagnai, se può dirmi dove parla del fascismo gliene sarei grato, così magari è la volta che mi chiarisco le idee.

Cordiali saluti.

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Chinacat 16 marzo, 2019 20:31

Gentile @disperato, per quel che riguarda la famigerata "quota 90", ricordo un post del prof. Bagnai che sarà facile rintracciare sul blog Goofynomics.

Per quel che riguarda invece la crescita del PIL pro-capite dal 1922 al 1938, la cosa non è così così semplice dato che l'elemento essenziale, cioé la ridistribuzione di quell'aumento, è stata ben diversa da quel che suggerisce la pura statistica. In questo la situazione odierna è molto simile, se ci pensa bene: se anche il PIL italiano salisse del 5% in un anno, come sarebbe ridistribuito? Facile: i ricchi sempre più ricchi e qualche briciola agli altri.

Per quel che riguarda la "resa dei campi di grano", non sapevo di Nazareno Strambelli (e ringrazio per la dritta) ma ci sono alcune cose da tenere presente.

La prima è che negli anni Trenta, l'Italia non solo è ancora una nazione la cui base NON è l'industria ma l'agricoltura, dove il numero di occupati è di gran lunga maggiore.

La seconda è che si tratta, con le dovute eccezioni, di un tipo di agricoltura non meccanizzata: poco capitale, molte persone, resa mediocre.

Poi c'è un aspetto che pochissimi, purtroppo, conoscono: la bilancia alimentare.

La famosa "battaglia del grano" fu fatta per diminuire il disavanzo della bilancia commericale, dato che dovevamo importare grandi quantità di grano. Fu un mezzo disastro.

Dopodiché avviene l'esatto opposto e cioè: per potersi permettere di importare tutto ciò che serviva alla produzione bellica (materie prime, macchinari, tecnologia, etc) l'Italia inizia a "vendere" all'estero le due sole risorse che possiede: gli uomini e il cibo.

Gli uomini vanno in Germania ed anche le derrate alimentari che avrebbero dovuto sfamare gli italiani: il carbone e la benzina si pagano. Ad un certo punto la nostra bilancia alimentare è in avanzo ma c'è sempre meno da mangiare ed il motivo è semplicissimo: le derrate alimentari venivano vendute per pagare le guerre e difatti dopo la catastrofe economica dell'Etiopia, inizia una parabola discendente che porterà gli italiani alla vera e propria denutrizione. Sulla questione La rimando agli scritti illuminanti del prof. Alberto de Bernardi dell'Università di Bologna.

Durante il Fascismo, l'ultimo buco della cintura dei pantaloni, veniva chiamato Foro Mussolini :)

Il famoso "tirare la cinghia".

Chinacat

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disperato 18 marzo, 2019 15:02

Gentile @Chinacat, in effetti quota 90, che non conoscevo, è stato un errore del fascismo, almeno per quel che posso capire (uno dei tanti, insieme con l'omicidio Matteotti, la riforma Gentile, le leggi razziali, la partecipazione alla II guerra mondiale).

Su Nazareno Strampelli hanno fatto anche un film :"L'uomo del grano" di Giancarlo Baudena, del 2009.

Poi per quanto riguarda la mia analisi io la ripropongo, ed insisto a considerarla corretta, o perlomeno non da Lei smentita: il fascismo ha mantenuto il consenso finché ha garantito un certo benessere, in seguito, venuto meno il benessere è crollato anche il consenso. Dal 1922 al 1938 il pil pro capite è cresciuto circa di un punto percentuale all'anno, più o meno come negli anni precedenti, nell'Italia liberale. Lei obietta che bisogna vedere come quella ricchezza era distribuita, il famoso indice di Gini, e ha ragione. Tuttavia quando la ricchezza viene distribuita in modo eccessivamente diseguale, dopo un pò quel paese smette di crescere, oppure la popolazione deve indebitarsi e si creano le condizioni per le bolle che poi inevitabilmente esplodono. Il punto è che con le leggi razziali, che ha estromesso cervelli dal sistema produttivo, magari facendoli scappare all'estero (vedi Fermi, sposato con una ebrea) e soprattutto con la II guerra mondiale che il pil è crollato e così il regime.

Oggi noi viviamo in un paese dove il pil pro capite è continuamente sceso dal 2008. Le industrie stanno chiudendo. I giovani più preparati stanno emigrando (nell'ordine di 100000 ogni anno). In un contesto simile è chiaro che il regime ordoliberista odierno crollerà, è solo questione di tempo.

Si potrebbe obiettare che oggi, a differenza che durante il fascismo, non ci sono i morti. Ma non è vero, vi sono i suicidi, mai così tanti, e i bambini non nati perché i giovani non hanno lavori decenti, e presto ci sarà anche la strage causata da una vaccinazione sconsiderata.

Per cui ritengo che inevitabilmente il popolo si ribellerà a un certo punto. Bisogna vedere quando e dopo quanti danni (come diceval'economista sul lungo periodo saremo tutti morti).

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Chinacat 19 marzo, 2019 21:14

Gentile @disperato, la famosa e famigerata "quota 90" è un esempio illuminante di come funziona l'euro. Al posto di svalutare la lira (anzi, la rivaluta), si abbassano i salari (Goofynomics docet) e qui la cosa si fa interessante perché è collegata al famoso "consenso".

Abbassare i salari all'interno del Fascismo non è difficile: non esistono i sindacati e con l'avvento del Corporativismo il potere è saldamente nelle mani dei "capitalisti"; se poi non basta, si ammazza qualcuno e qualcun'altro viene spedito al confine. Per inciso, la stessa cosa avviene in Germania ("Wages of destruction" di Adam Tooze è il miglior libro in circolazione sull'economia tedesca).

E' consenso questo? A suo modo si, sempre che per consenso si intenda il consenso di chi consegna il portafogli perché ha di fronte una pistola.

Chiedo scusa al Pedante per questa digressione ma credo la potrà trovare utile: in fondo "La crisi narrata" è uno dei pochi tentativi riusciti di descrivere il "nuovo totalitarismo" (anche se approdondisce poco il lato storico ma credo sia un mio problema da "topo da biblioteca")

La questione del "consenso", nella storiografia sul Fascismo, è un punto centrale ed è per quello che non mi sbilancio: da un lato, dopo la pubblicazione nel 1974 del volume di De Felice (Gli anni del consenso, 1929-1936) si iniziò finalmente a parlare del Fascismo in maniera più intelligente e meno dogmatica, ammettendo che il Fascismo ebbe un largo consenso tra gli italiani.

Dall'altro lato però, negli ultimi 15-20 anni, le cose sono cambiate, soprattutto per via di un "allievo" di De Felice, il prof. Emilio Gentile, il quale ha riportato in luce il vero volto del Fascismo e cioé quello di un regime TOTALITARIO, aspetto quest'ultimo sempre negato al Fascismo, a partire da quell'opera inutile che il libro della Arendt (da cestinare subito, insieme a La banalità del male).

Il problema è chiaro: come si può misurare il consenso in un regime totalitario? Questo è l'interrogativo che ha fatto consumare milioni di neuroni a storici e sociologi degli ultimi 80 anni.

Ebbene, la mia personale opinione è che la situazione odierna offra la possibilità di capire meglio il fenomeno del consenso e come sia possibile crearlo anche (ed è qui il bello) IN ASSENZA di un regime propriamente totalitario. Mario Draghi mica ti manda gli squadristi sotto casa se parli male dell'euro... eppure viene venerato come L'Uomo della Provvidenza da tutti quelli "che contano" (e li capisci) ma anche da quei milioni "che non contano" (e non li capisci).

Chinacat

PS

Nell'aprile del 1941 una donna tornò a casa dopo aver comperato la carne: 150 grammi a settimana. Nel diario che teneva all'epoca annotò: " E il popolo, quello autentico, quello affamato, perché non reagisce?".

(A Pieve di Santo Stefano si trova l'Archivio Diaristico Nazionale dove sono contenuti milgliaia di diari e memorie epistolari che vanno da Piero Calamandrei a semplici soldati spediti in Grecia. E' L'Italia vista e descritta con gli occhi di chi c'era).

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disperato 18 aprile, 2019 19:32

Gentile @Chinacat, riguardo a Gramsci e alla sua (infondata) speranza che il fascismo sarebbe crollato dopo l'assassinio Matteotti, penso che non sarà inutile ricordare (l'ho appreso in questi giorni leggendo un libro controcorrente e interessante di Pietro Ratto "La storia dei vincitori e i suoi miti" che Le consiglio) che a ritenere il fascismo ormai alle corde era lo stesso Mussolini. Egli scriveva infatti, nell'estate del '24, alla sua amante Margherita Sarfatti di "perdita quasi certa della partita". In realtà il regime fu resuscitato da Pio XI, che fece girare i parroci per l'Italia "a ricordare al gregge di Dio che il fascismo, dopotutto, a confronto del pericolo socialista poteva considerarsi il male minore". La Chiesa sarà poi abbondantemente ricompensata per il favore!

Quindi Gramsci non aveva poi visto troppo sbagliato, perché i regimi totalitari a dispetto della apparente solidità, poggiano sempre su basi d'argilla.

Oggi poi, nel 2019, un eventuale aiuto di papa Bergoglio al regime ordoliberista vigente, potrebbe rivelarsi perfino controproducente data la secolarizzazione imperante (che peraltro personalmente, per molte ragioni, non apprezzo).

Comunque stiamo a vedere quello che succede. Sono molto curioso di cosa accadrà alle europee, su cui non saprei fare previsioni vagamente attendibili.

P.S. Per quanto riguarda il sopracitato libro di Ratto, avanza molte teorie decisamente originali, e ovviamente non si deve necessariamente essere d'accordo su tutto per considerarlo una piacevole lettura (tra l'altro il ghetto di Venezia non si trova alla Giudecca ma a Cannaregio).

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disperato 20 febbraio, 2019 14:34

Il noto Burioni, dopo aver sostenuto che le case farmaceutiche con i vaccini guadagnano poco (si vede che per lui i miliardi di dollari son poca cosa), ha affermato che è sicuro: i vaccini non causano autismo. Evidentemente le case farmaceutiche che scrivono sui loro bugiardini che i vaccini possono, tra le altre cose, causare autismo, lo fanno, sapendo di mentire, per incrementare le vendite, del resto quale genitore non vorrebbe un figlio autistico?

Andando o.t. un ex calciatore, oggi opinionista, è stato sospeso dalla RAI per aver affermato che, secondo lui, le donne non capiscono di calcio. Apriti cielo, come si è permesso? Queste sono considerazioni gravi e da punire, mica quelle di Burioni. E infatti è stato severamente punito, l'ex calciatore, non Burioni.

Sempre restando o.t. su telenuovo (rete locale veneta) alla trasmissione condotta da Mario Zwirner (ultraliberista convinto) un ospite ha sostenuto (per l'ennesima volta in quel genere di programmi) che per far ripartire l'Italia bisogna combattere l'evasione fiscale, e per combattere l'evasione fiscale bisogna abolire il contante. Ovviamente nessuno ha fatto notare che allora saremmo schiavi delle banche, e che poi il problema del paese non è l'evasione fiscale.

Io invece mi chiedo: ma in che mondo siamo finiti? Possibile essere caduti così in basso?

Per fortuna abbiamo ilpedante e Bagnai che almeno alzano il livello culturale della discussione e sembra di essere tornati nella società civile.

Saluti.

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unamamma 15 febbraio, 2019 09:18

Grazie di cuore a tutte quelle associazioni che si battono per la libertà di scelta di cura in generale e di vaccinazione in particolre. Non capisco perché non si è data loro possibilità di partecipare alle audizioni al senato e trovo tutto ciò scandaloso ed imperdonabile. Come trovo imperdonabile il silenzio del ministro Fontana. Lui dovrebbe insistere affinché sia data voce in capitolo a tutte le associazioni per far si che sia ascoltata la voce si tutte le famiglie. La legge deve tutelare soprattutto la salute...e con queste misure la salute non è tutela in quanto si mette a repentaglio proprio la salute dei più piccoli il cui stato di salute è sconosciuto al momento delle vaccinazioni. Chi potrà mai sapere se e a che cosa un bimbo possa essere allergico o intollerante ? Chi potrà mai sapere se un bimbo ha qualche immunodeficienza acquista geneticamente se nessuno prevede un indagine prima della somministrazione di farmaci quali i vaccini sono ? Io decisamente comprendo quelle famiglie giovani che hanno deciso di non avere più un figlio in queste condizioni di totalitarismo sanitario.

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Analfabeta Funzionale 16 febbraio, 2019 20:53

Gentile @unamamma,

Signora, lei dice cose di assoluto buonsenso ma, sfortunatamente, viviamo in tempi in cui il buonsenso è un crimine se va contro l'opinione che i media cercano -riuscendoci- di imporre con i mezzi che conosciamo.

Sul perché le istituzioni facciano orecchie da mercante si può intuire ricordando che la politica insegue (non solo ma anche) il consenso. Essendo i vaccini un argomento sconttantissimo, un politico ha paura di compromettersi anche solo parlando con quei "lebbrosi" che sono gli anti-obbligazionisti.

Credo che le istanze anti-obbligazioniste, prima di poter essere ascoltate dalla politica, abbiano bisogno di essere accettate dalle persone comuni che sono però soggette al continuo bombardamento della "scienza che non è democratica" e delle epidemie di morbillo che, a sentire i media, sono più pericolose dell'Ebola.

Personalmente comincio a pensare che opporsi scopertamente all'obbligo vaccinale sia poco efficace e forse addirittura controproducente in quanto si presta il fianco all'accusa di "antiscientismo", "retrogradìa", "ignoranza", "stupidità" ecc ecc.

I genitori terrorizzati dai media vedono in chi cerca di farli ragionare dei mostri che cercano di uccidere i loro figli.

In un contesto del genere, visto che lo scontro frontale non sembra praticabile, si potrebbe tentare un aggiramento ai fianchi: introdurre il tarlo del dubbio mostrandosi "accondiscendentemente dubbiosi". Provo a spiegarmi meglio.

Si potrebbe provare a mostrarsi possibilisti sull'obbligo vaccianle ma facendo alcune domande che mettano in luce le contraddizioni dell'obbligo che Lei giustamente evidenzia:

1. Se vaccino dei bambini così piccoli, privi di storia clininca, come faccio a sapere se sto vaccinando un immudepresso ereditario? In questo modo non si sta facendo esattamente quello che si voleva evitare (vaccinare i non vaccinabili)?

2. Perché prima della legge Lorenzin del 2017 il morbillo non era problema?

3. Perché una cosa normale come le malattie esantemantiche che, noi genitori di oggi, quando eravamo piccoli abbiamo superator senza patemi e ora sono diventate improvvisamente pericoli mortali?

4. Perché con le strutture e medicine di oggi si devono temere malattie che 20 anni fa non si temevano più?

Secondo me è importante cercare di risvegliare il senso della NORMALITÀ che oggi sembra perduto.

Assolutamente da evitare, pena la catalogazione immediata nella categoria 'complottisti antivaccinisti', qualsiasi accenno anche di sfuggita ad autismo, sostanze cancerogene, big pharma, lucro delle case farmaceutiche.

MA I VACCINI FANNO SOLO BENE! NON ESISTONO REAZIONI AVVERSE! LO DICE LA SCIENZA! E LA SCIENZA NON E' DEMOCRATICA.

Risposta: "Ok. Allora, visto che ci sono tutte queste certezze, integriamo il consenso informato con una assunzione di responsabilità da parte del medico per eventuali reazioni avverse."

Sì, lo so, non serve a niente. Ma almeno la soddisfazione di zittirli ve la prendete.

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lumar 15 febbraio, 2019 09:12

È scritto benissimo, condivido in pieno

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