#MIA16

05 dicembre, 2016 | 18 commenti

Nella serata di sabato 3 dicembre il nostro piccolo, piccolissimo blog pedante si è aggiudicato il secondo posto nella classifica dei siti politici di opinione stilata per i Macchianera Internet Awards, superando nel gradimento dei votanti anche i più blasonati blog di Beppe Grillo (3° posto) e Byoblu (7° posto).

È un risultato straordinario a cui non ero preparato, del quale ringrazio con colpevole ritardo non solo i tantissimi che mi hanno votato, ma anche i tanti che mi hanno fatto i complimenti. Sono commosso e al tempo stesso mi chiedo se anche in futuro sarò all'altezza di tanta stima. Se ciò non accadesse mi scuso in anticipo: significa che ciò che dovevo dire l'ho detto e ciò che potevo dare l'ho dato. Il che è già molto di più di quello che mi aspettavo quando ho avviato questo progetto.

Il Pedante è un blog lento e solitario. I suoi articoli appaiono programmaticamente in ritardo rispetto ai temi trattati. Ispirato dal principio che questa volta non è diverso, fa dell'attualità politica uno spunto per fissare categorie e illusioni che si ripresentano nei panni dei fenomeni sociali del momento per mantenere in corsa la metafora principe di queste riflessioni: la ruota del criceto. Da cui anche la scienza sociale che qui si ambisce a inaugurare, la cricetologia.

Un ringraziamento è d'obbligo anche ai commentatori del blog, specialmente ai più affezionati e profondi, che hanno completato, migliorato e in alcuni casi superato gli spunti offerti dagli articoli.

Qualche riflessione in ordine sparso sul concorso:

  1. Il Pedante ha ricevuto 6.533 voti. Di questi non so quanti, ma credo moltissimi, li deve alle indicazioni di voto di Alberto Bagnai, già amico e maestro, ora anche mentore.
  2. Anche quest'anno Alberto ha dato il fango ai sepulcra dealbata del Sole24, ma se nel 2015 lo stacco era di 49 voti, oggi è di 15.759 (quindicimilasettecentocinquantanove) voti. La storia va veloce.
  3. In Italia ci sono circa 38 milioni di utenti internet. Mediamente in ciascuna categoria del MIA16 hanno votato circa 65 mila persone: lo 0,17%. L'iniziativa è quindi ben lontana dall'essere mainstream, il che ne spiega forse la permeabilità a gruppi di opinione piccoli ma organizzati come quello di cui mi pregio esser parte. Il risultato non è però da sminuire, sia perché i votanti rappresentano comunque una minoranza consapevole, sia perché la copertura mediatica del premio è stata di buon livello, sia soprattutto perché oggi una vittoria sul mainstream ci sarebbe negata.
  4. Non potendo stringere la mano ai miei avversari, li ho omaggiati visitandone i siti, di cui propongo una pagella.


    Breaking Italy Primo classificato con 24.957 voti (il quadruplo del sottoscritto) è un video blog di attualità molto seguito. Non mi è piaciuto. Il padrone di casa mi sembra un Mentana in erba, ecumenico, corretto e superficiale come ha da essere l'anfitrione di un giovane pubblico moderato.

    Leonardo Il blog di Leonardo Tondelli è scorrevole, documentato, quasi sempre interessante. Ha fatto un lavoro enorme sul No al referendum, avrei voluto scoprirlo prima.
    Piovono Rane Pacato senza essere moderato né banale, bene informato e lontano dalle retoriche eurogovernative.
    Qualcosa di sinistra Propone il classico punto di vista di una sinistra giovane ma poco originale, poco coraggiosa.
    Byoblu Sia pure con i suoi trascorsi, i toni epic conspiracist e un html soffocato dalla pubblicità, resta una fonte vicina a chi scrive.
    Mangiatori di cervello Contenitore di editoriali in stile Huffington: noioso, distraente, appiattito.
    Il cuore del mondo Benché di idee politiche a me aliene, Marcello Foa è un riferimento per le sue analisi stringate ma ficcanti sui tossici dell'informazione e le sue letture anticonformiste dell'attualità politica e geopolitica.

    L'Ottavo Piano Non l'ho capito. Più che un sito di opinione parrebbe un laboratorio letterario in senso lato con autori e tematiche diverse, in lingue diverse e senza un'apparente linea editoriale. Forse ne nascerà in futuro qualcosa di più focalizzato e personale.
  5. Un discorso a parte va fatto per il blog di Beppe Grillo, la cui onnipotente Casaleggio & Associati si è fatta surclassare dalla VPS a 70 euro/anno e dai PHP autoprodotti di chi scrive. Questo risultato illustra la metafora edipica di un partito che ha ucciso il movimento e la constatazione di un popolo della rete che non abita più nella rete. Mi piace però ricordare che il blog di Grillo prima delle cinque stelle ha avuto un ruolo nella gestazione intellettuale de Il Pedante. Ai tempi ne apprezzavo l'educazione alla diffidenza, la preoccupazione per gli ultimi, i contributi degli ospiti, la prosa - oggettivamente fulminante - dello scomparso Casaleggio. Poi si cresce, ma i debiti vanno onorati.


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Filippo Gregoretti 13 gennaio, 2017 11:09

Condivido in piano il percorso sul blog di Grillo. Si cresce, ma i debiti vanno onorati.

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Emilio Pica 27 dicembre, 2016 09:17

Vede, la differenza umana traspare dai credit che ha lasciato in questo post. La commento (diversamente dalla mia abitudine) senza aver letto alcuno dei commenti sotto, che pure mi appresto a fare.

Riconoscerà due cose: picchiare uno enormemente più grosso di te, è gratificante, più di quanto andare sul podio sia divertente; comunque, appartenere a una nicchia, è rassicurante.

Io la continuo a leggere, e a consigliarla, ai molti (non ai tutti) ma le più grandi soddisfazioni in termini di feedback me li ha dati uno "storico della scienza" (ammesso che la categoria esista ancora).

Straordinario

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Stefano Longagnani 11 dicembre, 2016 23:35

«Guardate! Stavolta è diverso!», squittì il criceto sulla ruota...

Grazie a lei di ogni sua riflessione pedante, ma non banale.

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Alessandro S. 08 dicembre, 2016 18:44

Votare il suo blog è stato per me un dovere, caro Pedante. La sua voce, così originale e di straordinaria sintesi, è oggi indispensabile per chiunque abbia voglia di uscire da questa sorta di Truman Show, dal totalizzante lavaggio del cervello a base di propaganda cui tutti siamo stati sottoposti. Attendo i nuovi post con la stessa trepidazione con cui aspetto quelli di Goofynomics...

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L'Immeritocrate 08 dicembre, 2016 09:02

Glie li ho già fatti su twitter, ma mi fa piacere lasciarli anche qui, i miei complimenti, a perenne memoria (mi fa ridere pensare quanto poco lascerà la nostra civiltà ai posteri, fidandosi di supporti labili come quelli digitali).

Lei ha un grande dono, che senza alcun dubbio a me manca e perciò apprezzo ancora di più: sa mettere dei concetti, che nella mia testa rimangono nella migliore delle ipotesi confusi, in una catena ordinata. Se apriamo un qualsiasi giornale, dai peggiori quotidiani alle riviste scientifiche patinate, si sente soprattutto uno starnazzare ostinato che cerca di nascondere il moralismo, l'ignoranza ed i non sequitur con il rumore. Come mi è già capitato di dire, questo blog è un'oasi di senso. Un luogo oggi prezioso e, sono sicuro lei ne sia cosciente (e forse un po' spaventato) un'arma potente. In bocca al lupo.

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Ippolito Grimaldi 07 dicembre, 2016 22:55

Meritato, complimenti.

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Dino Olivieri 07 dicembre, 2016 19:16

Da informatico che apprezza la determinatezza di una serie di predicati ben strutturati, nonché la logica e la razionalità di un ragionamento vulcaniano, beh, non potevo non votare ilpedante.org al MIA. Logicamente consequenziale.

Complimenti, stima e ammirazione.

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roxgiuse 07 dicembre, 2016 11:12

ho avuto la fortuna cinque anni fa, una sera, di imbattermi in un post di un ignoto professore di Pescara e mi si è aperto un mondo; da lì ho conosciuto Giacchè, Barra Caracciolo, Cesaratto, molti altri, anche tra i semplici commentatori, e da ultimo il Pedante. Grande nel rigore intellettuale e nella nobiltà dei postulati che inevitabilmente precedono ogni conoscenza. Non solo argomenti, ma soprattutto schemi mentali e strutture per interpretare la realtà. Grazie a tutti

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a perfect world 07 dicembre, 2016 09:18

"Mediamente in ciascuna categoria del MIA16 hanno votato circa 65 mila persone: lo 0,17%." Mettiamo pure che solo un decimo dei lettori abituali abbia votato, non raggiungiamo il 2% della popolazione. Probabilmente coincide con chi ha letto almeno i Russi? E tutti i laureati in Lettere, Storia, Filosofia ecc. dove sono??? Qui (http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_LAUREATI) si legge che ogni anno circa 40.000 italiani si laureano in materie letterarie...

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valerio donato 06 dicembre, 2016 23:43

Caro,

sono andato a controllare il sito vincitore.

Temendo di essere accusato di dietrologia, non posso non rilevare come sia molto, troppo, strutturato per essere genuino.

Mentre scrivo, con una dose massiccia di (euro)masochismo, sto ascoltando questo: http://www.breakingitaly.it/blog/2016/6/18/brexit-lunione-europea-non-il-nemico .

Quello che ascolto mi spaventa.

Si parla di nazioni (l'Italia viene costantemente descritta come una donna con i marò alle spalle) tramutate in condomini che devono essere bacchettate (sopratutto l'Italia), perché altrimenti i francesi, che hanno ucciso i tedeschi nella seconda guerra mondiale, non avrebbero smesso di sfruttare le miniere tedesche (veda Lei se si adatta più Esopo o Orwell).

Facendo fatica a seguire il filo del discorso, per il linguaggio forzatamente da sms in bocca ad un trentunenne che risulta molto cacofonico alle mie orecchie, sono andato a leggermi i commenti (dimmi con chi vai e ti dirò chi sei).

Sono prevalentemente di ragazzetti adolescenti, ammaliati dal belloccio che li istruisce.

Per il resto non posso che ammirare l'autore che oltre al blog riesce, da solo, a gestire un profilo twitter, due pagine facebook, un profilo instagram, un canale youtube, un profilo spotify (non so cosa sia) e un'azienda che vende poster (strappalacrime il commento della diciasettenne che non vede l'ora della maggiore età per farsi la postepay e comprare i poster).

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Davide 08 dicembre, 2016 00:20

Gentile @valerio donato, braking italy è un covo di filo renziani, piddini e gggiovani politically correct che si bevono tutte le castronerie filo europeiste. Gente che pensa di essere eticamente superiore alla massa

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Michele Daniele 08 dicembre, 2016 21:32

Gentile @Pedante,

sono molto incuriosito dal tuo profilo Spotify :-)

Condividendo praticamente tutto di quello che scrivi va a finire che magari coincidono anche i gusti musicali... è possibile conoscere quale nickname utilizza su Spotify?

(anche perchè curo per diletto da tempo un sito di canzonette: http://www.hitparadeitalia.it/)

Complimenti vivissimi.

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Il Pedante 11 dicembre, 2016 01:17

La ringrazio per i complimenti. No, non ho un profilo Spotify e anzi, evito i social a parte Twitter (che prima o poi mollerò). Comunque a casa ascolto quasi solo musica classica, sul lavoro suono jazz.

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ierisaremomigliori 06 dicembre, 2016 23:33

Commentando il successo del prof. Bagnai, ho citato un paragone fatto a un amico, di sinistra da sempre e ovviamente all'oscuro dell'esistenza di una goofynomics: L'Italia può facerla, per la passione civile, l'integrità, l'onestà intellettuale e il coraggio, mi ricorda Lettere dal carcere.

Il pedante è uno di quei siti che ci fornisce, come il prof. Bagnai, dei mattoni per costruire le nostre lettere. Complimenti.

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Valentino 06 dicembre, 2016 20:52

Felicitazioni per il successo ottenuto. E' strameritato!

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la funambola 06 dicembre, 2016 18:02

il suo pensiero è "onesto"

le dedico il sentire di un altro grande "onesto" che mi ha fatto sentire meno sola in tutto questo rumore di niente, pensiero che dedicai tempo fa ad Alberto Bagnai, altro Uomo "onesto" che ha un profondo rispetto per le parole che sceglie.

"ci si intrattiene con profitto soltanto con gli entusiasti che hanno cessato di esserlo, con gli ex ingenui...

Finalmente calmati, essi hanno fatto, per amore o per forza, il passo decisivo per la Conoscenza, questa versione impersonale della delusione"

la funambola cricetina suo malgrado

baci

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Barnaba 06 dicembre, 2016 16:09

Salve, mi permetto di segnalare un errore: il link "l'Ottavo piano" rimanda al blog di Foa. Saluti.

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Il Pedante 06 dicembre, 2016 16:10

La ringrazio, abbiamo provveduto a correggere.

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