Il cadavere nel pozzo

05 novembre, 2018 | 54 comments

Restando sul tema che ha motivato la sospensione di questo blog, ho seguito con interesse le risposte date dall'onorevole Stefano Patuanelli, capogruppo M5S al Senato, al pubblico di una trasmissione locale andata in onda il 26 ottobre scorso a proposito del disegno di legge n. 770, che porta la sua firma. Il DDL, che si candida a sostituire la legge Lorenzin in tema di vaccinazioni obbligatorie e il cui testo è oggetto di audizioni in Senato in questi giorni, è già stato qui criticato in quanto, collocandosi in perfetta continuità con la norma varata dal governo precedente, ne moltiplica i difetti e ne amplia la forza sanzionatoria, la portata, i destinatari.

Ai lettori - fortunatamente pochi - che ancora si interrogano su quanto sia giustificata l'attenzione ormai quasi esclusiva che dedico al nuovo obbligo vaccinale, dovrebbe bastare il fatto che in tutta la storia d'Italia - inclusa, quindi, quella caratterizzata da ondate epidemiche oggi sconosciute - non si era mai assistito a un'imposizione farmaceutica di massa di queste proporzioni e alla collegata limitazione dei più elementari diritti sociali. Come è logico aspettarsi, la riduzione dei casi di malattie infettive si era invece accompagnata, fino all'anno scorso, a un progressivo allentamento dei già blandi obblighi di vaccinazione senza peraltro incidere negativamente sulle coperture. O dovrebbe ancora prima bastare l'altrettanto inaudita pressione ricattatoria esercitata sui professionisti della sanità che - lo ripetiamo: per la prima volta nella storia nazionale - devono oggi temere provvedimenti disciplinari qualora, in scienza e coscienza, fornissero ai propri assistiti il «consiglio di non vaccinarsi». Ho descritto gli intuibili effetti che questa militarizzazione del personale sanitario sta producendo sull'indipendenza dei medici e quindi sulla fiducia dei pazienti - e quindi sulla loro salute - nel libro Immunità di legge. Gli stessi allarmi erano stati lanciati, tra gli altri, dal prof. Ivan Cavicchi in un lucido editoriale del settembre scorso. Più recentemente l'autorevole rivista medica La revue Prescrire ha denunciato come l'obbligo plurivaccinale che da quest'anno colpisce anche i piccoli francesi sia frutto dell'«incapacità di sostenere gli operatori sanitari nel loro ruolo di mediatori, fornendo dati non influenzati dalle opinioni per quantificare i rischi e i benefici».

Se da un lato è risibile che l'aumento della minoranza presunta «novax» abbia cagionato le presunte epidemie di morbillo (il calo 2014-2016 ha interessato i duenni, pari nei tre anni a un sovrastimato - perché al netto di ritardatari, recuperati ed esentati - 0,09% della popolazione complessiva, laddove l'età mediana dei contagiati è stata di 27 anni, mentre non esiste alcuna correlazione tra coperture e contagi a livello regionale), dall'altro non è spiegabile perché l'eventuale outbreak di una malattia - quasi certamente non eliminabile con la profilassi in uso - debba giustificare la vaccinazione perentoria contro altre undici malattie, poi ridotte a nove. In compenso, sappiamo da recenti studi europei che l'obbligatorietà non è uno strumento efficace per promuovere una maggiore adesione del pubblico alla profilassi.

Che cosa resta, quindi? Come minimo, l'ennesimo esercizio di mercimonio dei diritti al consumo, la confermata fiaba di un mercato «libero» predicato solo a chi non se lo può permettere per consegnare ai grandi i comfort di un mercato coatto e schedulato dal legislatore. Ma, molto più gravemente, anche un inedito esperimento di subordinazione dei diritti sociali a una somministrazione continuativa, massificata e forzosa di prodotti farmaceutici. Da qui nasce una concorrenza tra diritti ugualmente fondanti: da un lato quello all'inviolabilità della persona (Costituzione, art. 13) la cui cessione eccederebbe ampiamente la misura dei«limiti imposti dal rispetto della persona umana» (art. 32) perché non motivata da malattia, incapacità o urgenza, dall'altro quello allo studio (art. 34), al lavoro (art. 4) e, nelle intenzioni mai sopite della prima bozza Lorenzin, addirittura alla genitorialità (art. 30). Da irrevocabili, i diritti sociali diventano così un premio da riservare a coloro che si piegano a una disciplina di massa definita da confini non prevedibili né negoziabili dall'assemblea del popolo (art. 1) perché dettati da commissioni tecniche che si pretendono al servizio di una reificata e insindacabile «scienza». Come già altre imposizioni tecniche, anche questa trarrebbe forza dal raggiungimento di soglie percentuali e totemiche (le coperture) il cui nesso con l'obiettivo asserito è postulato e indiretto: perché non misurano lo stato di salute o di immunità dei soggetti ma la loro compliance, la sottomissione al comando, sicché tendono ossessivamente a una quasi-totalità (il novantacinque per cento, successore del tre per cento economico) in onta a ogni criterio analitico. Questo esperimento, se riuscisse come è già in parte riuscito, ci avvicinerebbe a grandi passi ad altri e solo apparentemente lontani modelli di condizionalità dei diritti come quello dei crediti sociali recentemente introdotto in Cina.

Giacché i diritti sociali sono anche i pilastri su cui si fonda una comunità coesa, è anche naturale attendersi che il disegno di legge, qualora approvato nel suo testo base, acuirebbe ulteriormente gli effetti divisivi e persecutori già innescati dalla legge Lorenzin, con una minoranza renitente - e prevedibilmente sempre meno minoritaria, con l'aumento degli interessati e degli obblighi - spinta ai margini della società e tra le fauci feroci del gregge, a rinverdire anche fuor di metafora i fasti della manzoniana caccia all'untore. In altre sedi, riferendomi alle esclusioni scolastiche dei minori non conformi ai piani vaccinali, ho impropriamente evocato un'analogia con l'ignobile regio decreto legge n. 1390 del 5 settembre 1938 che vietava ai giovani ebrei la frequenza delle «scuole di qualsiasi ordine e grado, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale». Impropriamente, perché pochi giorni dopo i fascisti avrebbero stabilito, con il regio decreto n. 1630 del 23 settembre 1938, che «le comunità israelitiche possono aprire... scuole elementari, con effetti legali, per fanciulli di razza ebraica», mentre oggi si mobilitano i funzionari dello Stato per scovare e chiudere eventuali «asili abusivi» dove i piccoli sottratti all'iniezione potrebbero - distolga il Cielo! - giocare, cantare filastrocche, coltivare una vita sociale.

L'ipotesi migliore è che chi ha redatto il disegno di legge non abbia minimamente calcolato le sue conseguenze sociali. Facciamo un conto: con gli attuali e ben più blandi requisiti della legge Lorenzin, già oggi il 12,6% degli studenti delle scuole dell'obbligo in Lombardia non è in regola con il calendario vaccinale. Proiettando il dato campionario (che non include gli over 16, pure inclusi nel provvedimento), i minori irregolari sarebbero almeno 133.384 nella regione e 846.143 nella nazione. A questi corrisponderebbero più di 1 milione e 200 mila genitori a cui possono aggiungersi nonni, parenti e conoscenti «solidali». Anche assumendo il massimo effetto persuasivo dell'obbligo, con la nuova legge si metterebbero comunque a rischio centinaia di migliaia di carriere scolastiche (per dirne una: dopo cinquanta giorni di assenza, la bocciatura è d'ufficio) generando caos, dispersione scolastica ed emarginazione a livelli difficili da immaginare, perché mai registrati. E che dire degli «esercenti le professioni sanitarie» citati all'art. 5, comma 1 del provvedimento? E degli «operator[i] ed educator[i scolastici]» che, pur non menzionati nel testo, appaiono tra i destinatari auspicati sia nell'intervista di Patuanelli (minuto 14:12) sia nel corso dell'audizione in Senato del 30 ottobre, a una domanda rivolta al rappresentante dei presidi? Se gli insegnanti hanno già scaldato i motori della protesta alla mera ipotesi di un'estensione della Lorenzin, per i sanitari è sufficiente sommare la scarsa propensione di molti di loro a vaccinarsi - se non alle vaccinazioni tout-court - con le violente proteste esplose in Emilia Romagna quando la Regione ipotizzò di imporre la MPR al personale di pochi reparti ospedalieri. Da questi segnali non è difficile preconizzare che un obbligo molto più ampio e severo scatenerebbe una mobilitazione tale da paralizzare a oltranza entrambi i settori, e quindi il Paese.

Scrivo che questa è appunto l'ipotesi migliore perché costringerebbe le autorità a ritirare il provvedimento, forse già prima della sua approvazione. Se invece questi esiti fossero stati previsti, se qualcuno li avesse già messi in conto, ciò dimostrerebbe la volontà di perseguire l'obiettivo nell'unico modo possibile, subordinando cioè al suo raggiungimento un lungo corredo di diritti non solo acquisiti ma anche costituzionali, sulla scorta di quanto si sta sperimentando oggi con i i più intoccabili - i piccolissimi. Infatti, se non dispiegando la forza pubblica, occorrerebbe persuadere i renitenti con la minaccia di perdere un diritto: ad esempio con il licenziamento, il demansionamento o una mancata assunzione, il decurtamento di benefici fiscali, pensioni e contributi da cui dipendono specialmente i più deboli (ad esempio così, o così), il negato rilascio o rinnovo di patenti e licenze, il divieto di accedere a strutture e mezzi pubblici, la sospensione delle prestazioni sanitarie gratuite (sì, è stato detto), l'aumento dei premi assicurativi sanitari o l'esclusione dalle polizze, la revoca della responsabilità genitoriale fino alla sottrazione dei figli, procedimenti penali e altro che lascio alla speculazione dei lettori. In breve, le declamate urgenze sanitarie servirebbero a smontare l'edificio dei diritti sociali e delle libertà individuali e a realizzare ciò che era solo in parte riuscito al loro simmetrico predecessore, il «fate presto» economico, segnando così il fronte sinora più avanzato e violento dell'attacco «tecnico» all'ordine sociale.

Preoccupa infine, naturalmente, l'esito operativo di questo esperimento: la totalitarizzazione di un consumo farmaceutico imposto a chiunque e ripetutamente nel tempo, senza scampo e senza passare dal «via» dell'autodeterminazione propria o del dibattito di chi ci rappresenta. Questo esito non deve soltanto far temere le conseguenze in scala universale di eventuali effetti avversi - imprevisti o taciuti - di una o più formulazioni (gli esempi non mancano nella storia della farmaceutica, anche recente), né soltanto, nei casi dubbi, l'impossibilità di far valere la precauzione o il riconoscimento del danno nei confronti di una classe medica schiacciata dall'imperativo della vaccinazione («lei ha ragione, ma se firmassi un'esenzione mi ritroverei domani gli ispettori della ASL in ambulatorio», mi riferiscono testimoni), ma più ancora gli usi a cui può prestarsi un'infrastruttura parenterale fortissimamente desiderata e promossa che raggiunge ogni singolo organismo di ogni singolo membro della popolazione, con cadenze sempre più fitte, per introdurvi prodotti su cui è persino vietato interrogarsi. Escludere che questa infrastruttura non sia, né sarà mai in futuro, utilizzata per scopi diversi da quelli dichiarati richiede un atto di fede nei tecnici incaricati di decidere, sorvegliare e produrre che non tutti - legittimamente - sono disposti a sottoscrivere. Anche in questo caso, l'estensione di un potere così pervasivo, invasivo, ingiustificato e irrecusabile segnerebbe un primato assoluto nella pur tormentata storia dei rapporti tra cittadini e autorità.

***

Fa quindi una certa tenerezza ascoltare dalla voce dell'on. Patuanelli che «probabilmente c'è un eccessivo parlare di vaccini» (minuto 9:00). Suvvia. Come se si stesse davvero parlando «di vaccini» e non, come si è visto, del più ambizioso esperimento mai osato di subordinazione dei diritti alla discrezionalità dei non eletti. Da persona onesta qual è, il senatore ce lo conferma in diretta: «[se] la commissione tecnica ci dirà che non c'è necessità di prevedere un obbligo vaccinale, non ci sarà alcun obbligo vaccinale» (minuto 4:50). Ecco. Sarebbe difficile trovare una definizione più perfetta e coincisa di tecnocrazia, dove i tecnici dettano appunto alla politica («ci dirà») non già gli elementi per decidere, ma la decisione stessa (la «necessità di prevedere un obbligo»). Una definizione e una procedura di cui non c'è ovviamente traccia nella seconda parte della nostra Costituzione, per motivi che i suoi estensori, provenendo da una dittatura, avevano ben compreso e vissuto.

Oltre che onesto, il capogruppo pentastellato appare anche persona di buon senso, ad esempio nel prendere le distanze dall'infantilismo epistemologico de «la scienza dice questo» (minuto 9:05). Ma in luogo di consolare, questa lucidità non fa che rendere più penoso l'ossessivo convergere verso la tesi imposta - la messa in ostaggio dei diritti sociali a un obbligo sanitario universale e tecnoguidato - nello sforzo di fingerne l'ineluttabilità, anche secondo logica. Ascoltiamolo al minuto 12:33: «O decidiamo che i vaccini non servono... se invece riteniamo che la massima copertura vaccinale [in realtà nella proposta si parla di copertura minima per raggiungere l'immunità di gruppo, N.d.P] sia l'obiettivo per garantire la salute pubblica... dobbiamo anche dire che... l'accesso anche [!] scolastico deve essere limitato se uno, senza motivazione apparente, decide di non vaccinarsi». Più avanti (minuto 14:38) riformulerà il concetto: «O i vaccini non sono un valore, sono inutili e anzi sono dannosi - cosa che noi non riteniamo - e allora vanno bene tutti i ragionamenti "come è possibile allontanare ecc."... oppure decidiamo che invece dobbiamo arrivare alla massima copertura».

Queste costruzioni dialettiche offrono un esempio classico di argumentatio ex post, dove premesse e sviluppo non servono a selezionare la conclusione ma si assoggettano fin dall'inizio a una conclusione già stabilita, a cui devono fornire un'impalcatura pseudo-razionale su cui poggiare. In punto logico, nulla infatti implica che se «i vaccini [quali?]» sono «un valore» si debba «arrivare alla massima copertura» e non, ad esempio, raccomandarli e promuoverli nei soggetti più a rischio. Men che meno c'è una necessità logica che lega il riconoscimento della massima copertura come «obiettivo per garantire la salute pubblica» al suo perseguimento mediante la limitazione dell'«accesso anche scolastico». Da molti anni i governi promuovono campagne per sensibilizzare i cittadini verso i rischi del fumo e dell'abuso di farmaci, o i benefici dell'attività fisica, di un'alimentazione corretta e dell'igiene personale, senza però sognarsi di restringere i diritti scolastici, lavorativi o di altro tipo, di chicchessia. Eppure il «valore» sanitario sotteso a queste raccomandazioni si quantifica in decine di milioni di morti evitabili - e anche, indirettamente, nella mancata contrazione di malattie infettive che metterebbero a rischio altre vite. Non in poche unità, o in nessuna.

Da una fallacia così enorme può passare tutto, e quindi anche la manovra orwelliana, l'inversione totale del messaggio elettorale. Scopriamo così al minuto 10:35 che le prescrizioni del decreto Lorenzin sarebbero «idiozie». Forse perché discriminano i bambini? Nossignore. Perché non discriminano tutti. Perché con quel testo «limito [l'obbligo] alla fascia dell'infanzia e non vaccino l'operatore sanitario, oppure non faccio andare a scuola i bambini zero-sei perché posso farlo, e invece dai sei anni in su, anche se non è vaccinato, pago la multa... e questa è un'idiozia totale». Sembra così di vedere plasticamente la staffetta, il testimone che passa intonso dalle mani dei cambiati a quelle dei cambiatori, affinché si compia l'opera iniziata.

Appare allora evidente che sul tema l'on. Patuanelli, come quasi tutti i suoi colleghi di governo e di opposizione, debba misurarsi non tanto con logica, coerenza e buon senso - di cui certamente non difetta - ma con un convitato di pietra da compiacere, o più precisamente un cadavere: il cadavere gettato nel pozzo della democrazia dal governo precedente. Di quel cadavere marcescente non può liberarsi, neanche se lo volesse. Lo deve anzi alimentare. Perché lì deve restare, inchiodato sul fondo, e lì deve gonfiarsi fino ad avvelenare ogni fonte, a dispetto di tutto e di tutti: della logica, delle sue conseguenze, dell'opportunità politica, delle proteste degli elettori, dei mal di pancia degli stessi decisori. Perché? Per volontà di chi? Non ce lo spiega nessuno, né evidentemente può farlo. E questo fa paura.

***

Quale sarà il destino del DDL n. 770? Sarà approvato con tutti i suoi corollari tossici o aleggerà come una finestra di Overton per farci accettare ciò che deve venire, una sua versione ammorbidita o, alla meglio, la già abominevole e ingiustificata norma in vigore, come una liberazione? Si tratta in tutti i casi di esiti pericolosi che - così mi auguro di avere dimostrato ai pochi lettori - giustificano l'attenzione non tanto al tema, ma al tentativo in corso di mutare la pelle di un vincolo esterno reso più feroce e più audace dalla sua metamorfosi, irriconoscibile sotto nuove bandiere, che continua a vivere e a lottare contro di noi.


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disperato 27 gennaio, 2020 08:53

Mi ero illuso che gli italiani rimasti in patria avessero una mente pensante, le elezioni in EmiliaRomagna dimostrano che non è così. Gli italiani amano la schiavitù e l'avranno. Ora si approverà il MES in via definitiva e ci ruberanno tutti i nostri soldi. In seguito costringeranno tutti a vaccinarci, rubandoci anche la salute. Ma la maggioranza degli italiani se lo merita. In Emilia il PD ha detto chiaramente che i figli sono dello stato e non dei genitori, e agli italiani va bene così.

L'Italia è popolata solo da mafiosi e da idioti (spesso entrambe le cose), chi può scappi.

P.S. Io faccio parte degli idioti e non sono in grado di fuggire, mi devo preparare a una fine terribile. Quella che ha colpito i greci e che giustamente ora colpirà anche questo popolo imbelle e di decerebrati di cui faccio parte.

Saluti.

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disperato 24 gennaio, 2020 18:12

Ma privatizzare i pronto soccorso non è incostituzionale?

Così chiedo per un amico. Saluti.

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dona 29 maggio, 2019 21:20

Articolo tutto condivisibile, grazie! divulgo!

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Frank Brown 28 novembre, 2018 20:56

Da sempliciotto qual sono ho chiesto ad un medico internista di levatura - un noto professore in pensione che si ostina a visitare i suoi pazienti - se questi vaccini potessero fare male. Mi ha risposto di no e questo mi ha rassicurato.

Tuttavia anche io mi domando perchè le Istituzioni - di punto in bianco - abbiano iniziato a dedicare una attenzione cosi spasmodica alle vaccinazioni massive sui bambini.

Noto la coincidenza tra questa campagna vaccinale ed il fenomeno delle migrazioni, che portano a casa nostra decine di migliaia di individui in pessime condizioni di salute, tanto che i loro indumenti e scarti alimentari sono considerati "rifiuti pericolosi e a rischio infettivo" dalla procura di Catania. Come è noto essa ha avviato una indagine per smaltimento illegale di tali rifiuti nei confronti della associazione MSF (Nave Acquarius).

Allora mi domando se vi sua un nesso tra le due cose.

Potrebbe sembrare che l'Istituto Superiore di Sanità stia predisponendo le basi per l'accettazione sociale di possibili future profilassi di massa a tutela del rischio di epidemie.

Se una pratica vaccinale cosi consistente diviene fatto percepito come normale, anche future campagne vaccinali estese all'intera popolazione potrebbero essere fatte rientrare nella normalità e non generare allarme.

Una misura emergenziale potrebbe essere cosi presentata come una normale misura precauzionale e in questo si potrebbe riconosce il meccanismo della finestra di Overton che lei stesso cita.

Poi verrebbero in mente scenari ancora più inquietanti, richiamati dalle recenti notizie sulle manipolazioni genetiche sull'uomo annunciate da un istituto di ricerca cinese. Ma qui è obbligatorio fermarsi, perchè la materia bio-medica è cosa molto delicata e complessa e si corre veramente il rischio di agitare spettri inesistenti.

A me sembra che la obbligatorietà di azioni mediche di massa sia questione critica e di importanza strategica, su cui esercitare una stretta sorveglianza democratica scientificamente competente.

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disperato 25 novembre, 2018 13:53

Di recente mi sono imbattuto in una vecchia frase di Enrico Bellone (che fu professore di storia della scienza all'Università di Padova) scritta in un numero di Le Scienze (che è una rivista di divulgazione scientifica) che credo non sarà inutile riportare per intero :"Il primo dice che la divulgazione non è fine a se stessa, ma è semmai un mezzo per rafforzare la cultura nazionale. Cultura nel senso pieno del termine, e non un assemblaggio di tecniche da osservare con sospetto o paura: e questo è il secondo tema. Infine la necessità di difendere la scienza in quanto essa agisce come un vero e proprio sistema immunitario per la civiltà, perché è INTRINSECAMENTE DEMOCRATICA."

Ecco allora che per il principio di non contraddizione o ha ragione Burioni per cui la scienza non è democratica o ha ragione Bellone per cui è INTRINSECAMENTE DEMOCRATICA.

Io se devo schierarmi non ho dubbi per chi, voi fate come vi pare.

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disperato 26 novembre, 2018 14:53

Ovviamente l'affermazione che la scienza è intrinsecamente democratica vuole solo dire che tra i ricercatori non vale il principio di autorità, l'ultimo degli assistenti può avere ragione del premio nobel se le sue argomentazioni sono migliori (più coerenti, più in linea coi dati sperimentali).

Ha scritto Einstein :"Nel campo di coloro che cercano la verità non esiste alcuna autorità umana, chiunque provi a fare il magistrato viene travolto dalle risate degli dei". (Chissà se i vari Burioni lo sanno, che è un po come chiedersi se operano in buona o mala fede).

D'altro canto non significa che le verità scientifiche vadano decise per alzata di mano.

Alla fine nella scienza contano solo i fatti e nient'altro, qualcuno direbbe l'execution. E qui bisogna essere ottimisti perché la storia (della scienza) ci insegna, per dirla con Wilde, che chi dice la verità prima o poi viene scoperto.

Il problema sulle vaccinazioni indiscriminate di massa è che se fanno male, come credo, potrebbero passare anni prima che la verità emerga per (quasi) tutti , e nel frattempo si possono rovinare molte vite.

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Giovanni 20 novembre, 2018 15:12

Ho notato che molti commenti, partendo dal tema in discussione nel post e passando attraverso analisi scoraggianti, giungono a conseguenze riguardanti una "sintesi politica": come condizionare la politica, come usare l'arma del voto, quali partiti votare, etc. Credo che cio', essenzialmente, significhi porre il problema del degrado della democrazia rappresentativa.. A tal proposito vorrei porre, a mia volta, una questione molto aperta e piu' generale, non attinente all'argomento trattato nel post: se il problema del degrado della democrazia rappresentativa sia risolvibile o meno per mezzo del sistema della demarchia.

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Miki 20 novembre, 2018 15:01

Critico: esperto nel giudicare

Crisi: separazione

Medicina: "La medicina non è una scienza, è una pratica basata su scienze e che opera in un mondo di valori. È, in altri termini, una tecnica – nel senso ippocratico di techne – dotata di un suo proprio sapere, conoscitivo e valutativo, e che differisce dalle altre tecniche perché il suo oggetto è un soggetto: l’uomo"

Da internista con laurea ultratrentennale feci mia questa tesi letta in un libro regalatomi da un informatore farmaceutico. E non mi sono mai discostato dal pensarlo, anche in questi tempi di EBM, ossia di medicina basata sull'evidenza dei fatti. E se teniamo conto di EBM, le vaccinazioni sono di livello III o, seguendo altra classificazione, di livello 6, quindi le più basse. Fate voi le vostre valutazioni.

Invece, da medico da sempre impegnato in corsia nella quale da sempre viene trasferito ogni problema "irrisolvibile" dagli specialisti, mi sento di dire che spesso il successo di cure alternative tipo la "DiBella" dipende da due fattori:

- la estrema tossicità di chemioterapie "salvavita" somministrate (potrei dire "sperimentate su", ma forse andrei troppo in là) a pazienti nei quali forse una palliazione sarebbe stata più sensata;

- l'abbandono da parte degli oncologi (non tutti) di pazienti ormai non trattabili dalla Scienza Medica. Sempre che non fossero ancora remunerativi (ma qui forse mi sono spinto troppo oltre...)

Le voci poi, anche in epoca pre Web, correvano. E perchè non provare terapie se non altro non tossiche? Aggiungo che non sono affatto favorevole alla cura DiBella e che i miei figli sono plurivaccinati direi anche in maniera esagerata. Ma quello che sta accadendo ora in Italia o fa parte di un disegno scientifico per elevare l'evidenza della terapia vaccinica. Oppure è davvero solo un modo di studiare quanto un popolo si possa far manipolare da LASCIENZA. Se facciamo a chi grida di più, sicuramente siamo perdenti. Ma se i vincenti stanno altrove, io mi accontento del focolare domestico, con pochi amici e tantissimo affetto.

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Giovanni 20 novembre, 2018 06:01

Il vocabolo crisi indica oggi il momento in cui medici, diplomatici, banchieri e tecnici sociali di vario genere prendono il sopravvento e vengono sospese le liberta'. Come i malati, i Paesi diventano casi critici.

Crisi, la parola greca che in tutte le lingue moderne ha voluto dire "scelta" o "punto di svolta", ora sta a significare: "Guidatore, dacci dentro!".

Ivan Illich

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disperato 18 novembre, 2018 19:08

Oggi sul quotidiano Corriere della Sera ho letto un articolo non sui vaccini ma sul cancro e credo ci sia da preoccuparsi sul serio: la dittatura sanitaria è alle porte.

Perché dico questo? Semplice, sul giornale si afferma che tutte le cure alternative a quelle tradizionali sono o inefficaci o dannose, questo dice Lascienza. Ovviamente non ci vuole un genio per capire che il passo successivo sarà vietarle. Della serie o ti curi come vogliamo noi (e curi i tuoi familiari come diciamo noi ) o non ti curi e forse verrai anche sanzionato.

Il Corriere ovviamente si dimentica di fare alcune considerazioni sia in linea generale che particolare.

In linea generale bisogna ricordare che spesso le riviste scientifiche pubblicano dati non riproducibili ovvero falsi. Questo non è una mia opinione (magari lo fosse), ma è stato ribadito da vari ricercatori come la dottoressa Marcia Angell del New England Medical Journal o il premio nobel per la medicina Schekman.

Gli articoli scientifici sono spesso falsi, soprattutto quando i ricercatori vengono finanziati dalle ditte farmaceutiche e non possono permettersi di scoprire che un certo farmaco fa male o è inefficace pena la perdita dei finanziamenti e quindi del posto di lavoro.

In linea particolare il Corriere cita la cura Di Bella bollandola di inefficacia, ora io non so se la tale cura funzioni o meno ma all'epoca fu sperimentata cosi' male che onestamente credo che nessuno possa dire nulla né in positivo né in negativo. Si cita poi l'impiego di vitamine, senza specificare quali, a che dosi...(ad esempio la vitamina C a dosi elevate è caldeggiata anche da medici senza contare il premio nobel per la chimica ,e per la pace, Linus Pauling e il premio nobel per la medicina Albert Szent-Gyorgyi).

Insomma la verità scientifica è qualcosa di problematico e di sfuggente e allora le affermazioni apodittiche cosi' come le chiusure totali sono sempre piuttosto ridicole e fuori luogo. Ma il problema è che Lascienza non si occupa di verità scientifiche ma di politica e l'obiettivo è trasformare i cittadini in sudditi obbedienti.

Sta a noi rifiutarsi. Come? Con il voto: la nostra unica arma.

E guardate che non ce la lascieranno per sempre quest'arma, quindi dobbiamo usarla adesso finché possiamo.

Ovviamente il mio invito è votare la Lega di Salvini che pur con tutti i suoi limiti garantisce ancora libertà di parola e quindi di pensiero.

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IlSabba 18 novembre, 2018 12:39

Grazie all'articolo ho appreso che è stata „impropria“, un’inezia diciamo, l’analogia tra le esclusioni scolastiche dei minori non conformi ai piani vaccinali e il „regio decreto legge n. 1390 del 5 settembre 1938“. Improprio forse perché vergognoso accostare decreti in linea con le leggi razziali che dividevano gli italiani in razze con un piano vaccinale? Improprio forse perché tali leggi hanno di poco preceduto le deportazioni in massa degli ebrei italiani nei campi di concentramento, sancendo la morte di migliaia di uomini, donne e bambini? Ma certo che no! Improprio perché Il Pedante ritiene i fascisti del 1938 più sensati e garantisti dell’Italia del 2018, poiché essi avrebbero stabilito, bontà loro, asili-ghetto per bambini di „razza ebraica“.

Si potrebbe provare a sostenere le proprie idee senza calpestare le morti di innocenti. Si potrebbe anche provare un sano imbarazzo per una pessima analogia, magari scusandosene. Però c'è anche una via più semplice: reiterare le bestialità scritte mostrando disprezzo per i morti e peggiore arroganza e fanatismo di coloro che si vorrebbe combattere.

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Miki 19 novembre, 2018 20:01

Gentile @IlSabba, se non coglie che la filosofia etica alla base è molto simile mi spiace per lei. Ma forse potrebbe arrivarci se non si fa fuorviare dall'ira

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Disperato 15 novembre, 2018 18:29

Oggi ho letto un articolo sul quotidiano LaVerita' molto indicativo: un deputato di Forza Italia (di cui non voglio ricordare il nome) ha proposto sanzioni penali per chi si rifiutasse di vaccinare i figli. Cio' significa una cosa sola: che ForzaItalia ,il PD, M5stelle sono un unico blocco antiliberale e incline alla dittatura.

Se i cittadini italiani lo capiranno e voteranno per l'unico partito accettabile cioe' la Lega di Salvini bene, se no prepariamoci alle catene ai piedi che arriveranno quanto prima (poi pero' non lamentatevi: i problemi, come spiegava Macchiavelli, quindi non proprio uno sprovveduto, o si affrontano per tempo quando sono ancora gestibili o poi e' inutile).

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Ο Σοφίστης 14 novembre, 2018 23:25

La notizia del mese è la lotta all'ultimo sangue fra Burioni, Ferragni ed Aranzulla per personaggio dell'anno sui macchia nera awards. Non che ci sia davvero, ma i loro blog premiati dai lettori, insieme a "la Repubblica" come sito di informazione, hanno due spiegazioni possibili. A voi lascio dedurre quali esse siano. O  tempora, o mores! Senatus haec intellegit. consul videt; hic tamen vivit. Vivit? immo vero etiam in senatum venit, fit publici consilii particeps, notat et designat oculis ad caedem unum quemque nostrum...

Ma la vita reale si prende gioco dei cialtroni, con somma indifferenza... Vedi microfocolaio di morbillo a Bari, che si sarebbe tranquillamente evitato in epoca preBurioni isolando il primo infetto ( chissà mai da chi lo aveva contratto visto che in Puglia la soglia di gregge è ampiamente superata...). Invece, con l'aggravante di scambiarlo con una Mononucleosi e non entro nel merito, abbiamo ben 3 o 4 casi di pericolosissimo morbillo. Il paradosso che questi malati saranno poi immunizzati per tutta la vita e, magari, non lo contrarranno a 90 anni soffrendo come bestie nel caso. I vaccinati? Non si sa con precisione. Si IPOTIZZA saranno protetti per tutta la vita, ma, siccome già con la varicella non succede, meglio fare un richiamino verso i 12 anni e poi, magari, a scadenze periodiche. Come avviene per l'HBV ad esempio. E questa è scienza? LASCIENZA domina nei secoli bui.... Allora, preferisco essere creazionista e figlio delle stelle. Oltre che Sofista.... Grazie di esistere, IlPedante. Non mi paragono a Voi, la Vostra lucidità cartesiana non mi appartiene come anche la Vostra etica. Ma mi sento meno solo.

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Filippo 14 novembre, 2018 12:25

devo dire che cerco di informarmi su questa questione riflettendo e leggendo opinioni dati e quant'altro da chi si proclama no vax e chi invece appoggia l'obbligo dei vaccini.Sinceramente è difficile per me formarmi un opinione,in quanto non ho una formazione medica che mi permetta di poter capire in profondità quanto viene detto dagli uni e dagli altri anche perchè ritengo che sia comunque necessario affidarsi ANCHE ai tecnici e non solo ai politici,dato che non credo abbiano le competenze necessarie per poter motivare le scelte che fanno,e in base a quanto loro proposto credo che scelgano come indirizzare la politica.Io leggo anche molte previsioni apocalittiche di orwelliana memoria,secondo me abbastanza eccessive.Se questo è un solo passo verso il controllo totale delle persone,un'ennesima goccia nel grande vaso dell'ignoranza e della credulità di molte persone mi chiedo (e vi chiedo) quale potrebbe essere la soluzione.Se si prende una posizione forte contro i vaccini per un'esigenza di libertà di scelta,mi chiedo fino a che punto questa libertà di scelta possa e debba arrivare.Se mi piace viaggiare a 250 km/ora in autostrada,perchè devo sottostare ad un limite di velocità di 130 km?Se ritengo giusto poter comprare e fumare le droghe che mi piacciono di più senza dover ritrovarmi a dover pagare una multa o ritrovarmi detenuto in carcere,posso considerarla una volontà di libera scelta?Quante persone sono realmente informate sui pericoli o sui vantaggi del vaccinarsi o no?intendo seriamente informate e non per aver letto qualche post su Fb o altri social media.Insomma,poche idee e molto confuse.Non ritengo però che la cosidetta democrazia sia in pericolo,dato che ormai è già abbastanza compromessa e poco per volta ci viene sfilata da sotto i piedi (è l'Europa che ce lo chiede.....)senza che ce ne accorgiamo.

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Il Pedante 14 novembre, 2018 13:21

Quindi tutto bene. Ciò fa di Lei un fortunato: si affidi alla corrente e si goda l'esistenza.

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Filippo 14 novembre, 2018 16:35

Gentile @Il Pedante, magari andasse tutto bene e fossi fortunato,non avrei tutti questi dubbi.

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Miki 17 novembre, 2018 18:01

Gentile @Filippo,

Le assicuro che quanto affermato SCIENTIFICAMENTE dagli obbligazionisti ha la stessa valenza scientifica (lo scrivo, modestamente, minuscolo) di quanto affermato SCIENTIFICAMENTE dai neodarwinisti. Poi si faccia l'opinione che vuole. Siamo nel campo delle ipotesi, che magari verranno confermate o no da uno studio su una popolazione a caso. Magari quella Italica. Così. A caso.

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Mario M 11 novembre, 2018 09:37

Vaccinazioni e TAV Torino Lione. Il M5S aveva raccolto consensi e si era fatto forte dei movimenti e gruppi che lottavano contro queste imposizioni. Il sottobosco di potere e di regime, grazie all'ingenuità del movimento, è riuscito nell'impresa di piegare direttamente la dirigenza grillina. La manifestazione dei 30 mila a Torino ho l'impressione sia stata pilotata dai media nazionali, che si guardano bene dal mettere a confronto i diversi pareri circa l'utilità dell'opera, dei costi benefici.

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bedrosian baol 09 novembre, 2018 18:12

Di fronte al clima creato dalla approvazione del decreto Lorenzin prima e dalla sua conversione in legge poi, non ho potuto fare a meno di provare un senso di sbigottimento, indignazione, delusione.

Ritengo che i principi fondamentali della libertà individuale, del rispetto della persona fisica vengano brutalmente attaccati, in un contesto di diffusa indifferenza (e di non tanto rara approvazione).

Sono confortato dalla lucidità (e profondità) di analisi della situazione fatta da Il Pedante.

Altrettanto confortante ho trovato le analisi fatte dal blog Orizzonte48, anche per l'ammirazione che provo per chi lo ha fondato e gestito, dove si cerca di fare una seria analisi dal punto di vista giuridico, delle implicazioni nefaste che la legge comporta (non mi stupirebbe, e auspico fortemente, che venisse presto cassata dalla Consulta).

Un'altra voce critica, nei confronti di questa impostazione delle politiche di prevenzione delle malattie infettive, che mi ha fatto piacere udire, è stata quella molto istituzionale e conciliante, e proprio per questo ritengo anche molto efficace, del Senatore Professor Alberto Bagnai, il quale ha ricordato la propria esperienza di ricercatore economico "dissenziente", giunto alla ribalta della scena politica proprio per la sua caparbietà, per la lucidità di analisi e di previsione, per amore disinteressato della scienza intesa come libera ricerca delle verità che emergono dai fatti.

Mi duole notare come la capacità di reazione della società civile sia ancora molto ridotta, quasi a ricordare la condizione di un pugile che, non avendo sentito la campana di inizio del match, si sia ritrovato con la guardia abbassata a subire un colpo talmente forte da fargli immaginare che l'avversario sia potente e privo di punti deboli.

Una reazione da k.o. tecnico. Che ritengo non aderente alla realtà delle forze in campo.

Sono tra coloro che ha manifestato a Roma (2 volte) e a Bologna. Non ho figli, sono stra-vaccinato, anche perché ho maturato solo di recente un forte spirito "No-Vax" (per me stesso posso usare comodamente questa espressione).

Trovo che di tutte le battaglie da affrontare per affermare dei principi fondanti della autodeterminazione dei cittadini (e dei popoli) questa sia la più urgente.

Mi aspetto che presto, attorno a persone di alta competenza e qualità intellettuale (come l'autore di questo blog) si formi un effetto di coinvolgimento simile a quello che, con molta ammirazione, ho osservato operare da associazioni come A/simmetrie e Scenari Economici, capaci con perseveranza di riportare il senso critico dentro al dibattito economico.

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giovanni 28 novembre, 2018 02:43

Gentile @bedrosian baol, , "per amore disinteressato della scienza" proprio non mi risulta. Il signor Bagnai attualmente è presidente di una commissione parlamentare, non esattamente una carica gratuita.

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AlbertoM 09 novembre, 2018 15:22

non potendolo scrivere sotto:

http://ilpedante.org/post/l-incubo-no-cash-e-il-teorema-di-pangloss

lo scrivo qui;

mi premeva porre alla Sua attenzione questa operazione di cui sono venuto a conoscenza, un primo giocoso passo da Finestra di Overton sul tema del denaro contante:

https://www.spicciamoci.com/

https://www.spicciamoci.com/regolamento.html

https://www.spicciamoci.com/pdf/Al_via_Spicciamoci_la_campagna_social_di_Oval_Money.pdf

La ritengo un ottimo modello di studio delle tecniche di propaganda e ingegneria sociale, di spinta alla "partecipazione" tutta declinata con il linguaggio del gioco e del divertimento.

Nella finestrella iniziale sono sapientemente dosati messaggi terrorizzanti sulla percezione del futuro e sulla mancanza di "sensibilità al risparmio a lungo termine" assieme a messaggi che connotano le monete come costose e sporche ("una ricerca indipendente dice che banconote e monete europee contengono 26000 batteri"); il tutto condito con i soliti tenerissimi ma preoccupatissimi emoji.



"Gli utenti saranno parte attiva della campagna digital; a loro, infatti, sarà destinata una divertente call to action"

Il giochino consiste nel fare delle "creative" e "divertentissime" foto per salutare gli spiccioli che "stanno per uscire dal giro" (ovvero, poverine, non sono più "cool"...) e di farle condividere attraverso i social, così da far circolare massivamente il messaggio (la solerzia viene ripagata da un possibile premio, oltre ovviamente al "divertimento").

Si tratta inoltre di "sfidare gli influencer" e ovviamente di "fare come loro" (che "influenzatori" sarebbero sennò?)

(#FacciamoComeGliInfluencer - questa ci mancava...)

"Il count-down per gli spiccioli da 1 e 2 cent è già partito, dal 1 gennaio di quest’anno infatti si è fermata loro la produzione. Per le altre monete è solo questione di tempo: quante volte ci è infatti capitato di perderle in posti irraggiungibili, o di arrabbiarci perchè sono finite in fondo alla borsetta o ancora di cercare disperatamente un posto dove lavarci le mani dopo averle toccate?"

Nel realizzare che chi ha pensato questa operazione e scritto questi testi ha verosimilmente studiato nelle scuole e nelle università della Repubblica, la saluto "disperatamente" e rinnovo l'invito a riportare in vita lo storico del blog: ogni giorno diventa più importante.

Alberto Molina

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Giovanni 09 novembre, 2018 14:47



Proporrei ulteriori riflessioni, appunto, per chiarire chi e' il "convitato di pietra", che cosa e' il "vincolo esterno", se i nostri governi sono piu' o meno "etero-diretti".

Credo che queste sarebbero riflessioni con esiti molto interessanti per tutti noi.

Mi piacerebbe avere un parere del Pedante, al quale va, come sempre, la mia gratitudine.

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Simon 07 novembre, 2018 21:41

Purtroppo l'articolo conferma ciò che temevo.politici impreparati e pronti a schierarsi con quel che la 'scienza' dice,e politici corrotti a cui non interessa nient'altro che far fruttare la posizione privilegiata che occupano.Tutto ciò è di una tristezza infinita.Se i 5S fanno un errore del genere ,cosa che ancora voglio ritenere improbabile,faranno la fine del PD.

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tonino 07 novembre, 2018 19:55

Perfettamente d'accordo. Molti pedanti puntini sulle i. E' esattamente quello che serve in tempi di menti annebbiate e proprio per questo non riesco a capire la sospensione del blog per protesta! Bisogna incalzare quotidianamente questa gente anche con le parole e i ragionamenti.

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Osservatorio 07 novembre, 2018 11:21

Tanta passione in quello che dici, ilpedante, riconosco questo frutto. Ci sono ostacoli messi per imparare a superarli, altri per segnare un confine. Vedo giovani famiglie che si trovano involontariamente in un pantano insospettito..... Riuscirà questa generazione a darsi strumenti adeguati a superare questi ostacoli? Io posso firmare e scendere in piazza, ma è il protagonismo contraddittorio e semi-analfabeta di questa generazione a dover decidere la battaglia, valutando le forze in campo, e..... procedere. Una figura medica non marginale e non timorosa, disposta a fare la battaglia dal di dentro sarebbe necessario.... Tutti gli altri, noi, assomigliamo più ad una sconnessa Armata Brancaleone, solo che ci manca di accettare di giocarci tutto, perché da questa società traiamo anche le nostre sicurezze, almeno economiche.. Tempi duri....

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Ector 07 novembre, 2018 07:12

Live and let live

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Pablo EscoAlBar 07 novembre, 2018 00:57

Questi articoli dovrebbero essere pubblicati su tutti i Giornali, anzi, distribuiti gratuitamente nelle piazze, nelle chiese (lo dice un ateo-agnostico), stampati nei poggia bicchieri dei bar, fin dentro le case sui copricuscini, perchè ubriachi come siamo "d'indemocratica ignoranza" si possa riposare, guarire, partorendo democrazia...Dimenticavo, mi vaccino pure, quasi sempre, quasi per tutto quello che decido IO.

P.S. fatalità la domanda "anti spam" mi aveva chiesto quanto facesse 86+9 e avevo risposto "abbastanza se condiviso, troppo se obbligato" ;)

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Gjt 06 novembre, 2018 22:13

D'accordissimo

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Giovanna d’Arco 06 novembre, 2018 20:25

Dobbiamo allargare il pubblico di destinazione di questi articoli. Serve un coordinamento delle associazioni e un ufficio stampa centrale. Dobbiamo riunirci tutti in un partito. SIAMO o uno nuovo. Ma dobbiamo farlo in fretta

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Iopoitreserelo 06 novembre, 2018 18:46

Fuffa semplicemente fuffa.. bisogna vaccinarsi e basta! Non è difficile da capire! Tutto il resto sono parole a caso dette da persone che non sono medici e che pensano di sapere tutto

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Il Pedante 06 novembre, 2018 21:42

Curioso. Il libro in cui dico queste cose l'ho scritto con due medici, di cui uno immunologo. Come se lo spiega? (non che mi interessi saperlo, vada altrove a risolvere le Sue contraddizioni).

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Iopoitreserelo 06 novembre, 2018 22:03

Gentile @Il Pedante, contraddizioni nel dire che quello che dite voi sono solo boiate galattiche? Siete davvero assurdi voi.. volete sempre avere la verità assoluta.

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Il Pedante 06 novembre, 2018 23:34

Divertente. Io scrivo un libro con due medici per difendere la libertà di pensiero di medici e pazienti. Lei viene qui a dare ordini, parla di "fuffa" e "boiate" e poi fa il martire della verità relativa. Grazie per la seconda contraddizione della serata, sarà utile ai miei lettori per capire la coerenza delle controparti. Ora però cala il silenzio.

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Diego 07 novembre, 2018 07:06

Gentile @Iopoitreserelo,

Tipico della società moderna è creare paura. L’ancestrale paura della morte è la più forte. Su questa si fa leva ai paurosi puoi fare o far fare tutto.

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Franco 07 novembre, 2018 16:15

Gentile @Iopoitreserelo, la domanda è: ma i medici sanno tutto?

Inoltre, lei cosa sa di ciò che cerca di difendere, Ho il sospetto che le parole a caso siano le sue.

Del resto una pratica "medica", quella della vaccinazione, copiata dalle mungitrici inglesi del 1600, dovrebbe far riflettere su cosa sia "scienza medica".

La "medicina" è una scienza?

La risposta deve senza alcuna remora intellettiva, essere: NO!

La "medicina" è pura superstizione!

Che sia un atto di superstizione, appare evidente, a un uomo intelligente, da cui pare, lei si sia formalmente dissociato, basta andare in un qualsiasi cimitero, o in una sala autopsie.

Il corpo, una volta che lei è morto, non può ammalarsi!

E' una cosa cosi evidente che non viene notata.

Ecco la superstizione in tutta la sua potenza.

Pensi ad un ammalato di cancro, una volta che muore, nessuna cellula del corpo prosegue nell'operazione "cancerogena", tutto si ferma... ERA LUI A FARE IL CANCRO!

Gli attuali medici sono somari sesquipedali, a cui associo lei.

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Atta 09 novembre, 2018 01:54

Gentile @Iopoitreserelo, ma di cosa ti fai?

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Giovanni 09 novembre, 2018 15:08

Gentile @Iopoitreserelo,

Lei scrive "Tutto il resto sono parole a caso dette da persone che non sono medici".

Se Lei cercava un blog di medicina e di pareri di medici, si comprende bene la sua delusione, perche' questo blog non e' cio' che cercava.

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Antonio 06 novembre, 2018 18:16

Governo del cambiamento ? come direbbe Totò ma mi faccia il piacere ...

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca

Direzione generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della formazione superiore

....

1

DECRETO DIRETTORIALE RECANTE LA NOMINA DELLA COMMISSIONE PER L’ABILITAZIONE

SCIENTIFICA NAZIONALE PER IL SETTORE CONCORSUALE 06/A3-MICROBIOLOGIA E

MICROBIOLOGIA CLINICA (art. 8, comma 1, d.d. n. 1052 del 2018)

IL DIRETTORE GENERALE

Art. 1

1. Ai fini di cui in premessa, la commissione nazionale per il conferimento dell’Abilitazione Scientifica

Nazionale alle funzioni di professore universitario di prima e seconda fascia nel settore concorsuale

06/A3-MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA è costituita dai seguenti professori:

N. NOMINATIVO ATENEO SSD

1 BURIONI Roberto S. Raffaele - MI MED/07

2 MORACE Giulia Univ. MILANO MED/07

3 GIAMMANCO Anna Univ. PALERMO MED/07

4 SECHI Leonardo

Antonio Univ. SASSARI MED/07

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Robi 06 novembre, 2018 15:35

Ho paura

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disperato 06 novembre, 2018 15:11

Gentile pedante, il suo è un articolo lucido e largamente condivisibile. Il pericolo di trovarsi presto in uno stato totalitario di tipo comunista ( e sto pensando alla Cina di Mao) è reale e anche probabile. Tuttavia la domanda che resta è che fare? Voglio dire una volta stabilita la diagnosi qual'è la possibile terapia?

Personalmente mi sono convinto che votare la Lega di Salvini sia doveroso non tanto per Salvini in se ma per le persone di cui ha saputo circondarsi (penso a Bagnai, Borghi, Malvezzi, Savona, Foa...), tuttavia temo che non sarà sufficiente. La situazione in economia, in sanità, nelle istituzioni scolastiche si è troppo deteriorata.

Ad ogni modo staremo a vedere, nel frattempo che ognuno faccia stoicamente il proprio dovere e vediamo come va a finire.

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Francesco Bonsante 06 novembre, 2018 14:39

D'accordo su tutto, il discorso è lucido e chiaro. Solo un argomento è discutibile, cioè non è logico paragonare le (mancate) vaccinazioni al fumo, all'abuso di farmaci o all'obesità come fattori di danno alla salute. Questo perché le malattie infettive danneggiano (anche) gli altri, mentre altri fattori di rischio patogeno no. Infatti il fumo passivo è stato eliminato per legge con i divieti. Temo che la coercizione si allargherà alla totalità della popolazione, questa legge è solo il grimaldello.

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Il Pedante 06 novembre, 2018 14:48

Il fumo passivo esiste. Incidenti e aggressioni in stato di ebbrezza. Famiglie distrutte dalla dipendenza da psicofarmaci. Cattive abitudini > abbassamento delle difese immunitarie > malattie infettive > contagio di altre persone (non lo avessi scritto).

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Massimo l'uebete 12 novembre, 2018 11:08

Gentile @Il Pedante,

dimentica donne gravide che fumano, bevono e fanno uso di sostanze stupefacenti.

Anche al loro si dovrebbe sospendere la genitorialità?

PS: nel caso dei medicinali, nei foglietti illustritivi, in caso di gravidanza talvolta c'è scritto che sono da assumere "sotto controllo medico" a riprova della necessaria personalizzazione delle terapie mediche e che non si possono mettere in pratica a tappeto in modo massivo.

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Farfarello 06 novembre, 2018 13:35

E due: bene, molto bene.

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Il Pedante 06 novembre, 2018 17:03

Dovevo chiederLe il permesso?

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Farfarello 07 novembre, 2018 19:22

Gentile @Il Pedante, non qui, non ora.

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memento 06 novembre, 2018 12:16

Grazie per questa analisi lucida e realistica, la consapevolezza soltanto può dare la forza per non cedere.

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Guglielmo 06 novembre, 2018 11:56

Grazie! Vorrei piangere, quel cadavere l'ho riconosciuto in tanti che nonci sono più...

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desolata 06 novembre, 2018 10:17

Diomio che desolante...

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Chiara Mente 06 novembre, 2018 09:44

GRAzie. Spero che Lei abbia chiesto audizione in senato!

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il re è nudo 06 novembre, 2018 09:38

Analisi drammaticamente corretta e lucida.

il testo del DDL770 è stato definito un testo "base". Mi auspico che tutti noi sapremo fare le giuste pressioni politiche affinché il testo venga profondamente modificato, stravolto direi.

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Rafeli 05 novembre, 2018 22:09

Caro Pedante, grazie come sempre.

Questo dibattito rischia di essere ancora più duro di quello sull'economia. È impossibile non tracciare un parallelismo, che purtroppo è sconfortante.

Le condizioni sono ancora più avverse in questo caso: il nemico è compatto, stiamo tutti pensando ad altro, siamo in trincea e viene naturale pensare a priorità apparentemente più pressanti. Grazie a voi siamo in molti a esserci resi conto dell'importanza del tema. Continuate così: non c'è sovranità nazionale se perdiamo quella sulla nostra pelle. Nel mio piccolo vi sostengo come posso ma vi chiedo un favore. Sento una grande stanchezza a pensare a cose tanto più grandi di me. Aiutateci e spiegateci con pazienza come sostenervi efficacemente. Ci si sente un po' persi a volte.

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Davide 06 novembre, 2018 09:18

Gentile @Rafeli, non ho risposte da dare; mi permetto però un consiglio: non stare da solo. Cerca simili, trova gruppi, scrivi in giro, incontrati con persone che condividono la tua posizione. Come che sia, c'è assolutamente bisogno di te, è una battaglia impari. Ti saluto.

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