Dovete parlare di guerra civile

11 agosto, 2016 | 32 commenti

Il miglior modo per carpire i segreti dei padroni è ascoltare il chiacchiericcio dei servi. Così anche nel governo degli Stati, i cui rappresentanti più zelanti e servili non distinguono l'esoterico dall'essoterico, i piani inconfessabili dalla propaganda, le trame dei pochi dall'interesse dei molti. Omnia munda mundis. Per loro la pappa del padrone è buona anche quando è avvelenata, sicché di tanto in tanto ce ne squadernano gli ingredienti. Senza malizia, né vergogna.

Il 14 ottobre 2015 il team di comunicazione del Partito Democratico alla Camera riportava le parole del deputato Enrico Borghi. L'onorevole si rallegrava del fatto che gli immigrati "si stanno sostituendo agli autoctoni nella filiera produttiva" manifestando così il senso deportazionista e destabilizzante delle politiche migratorie in corso. Meglio ancora, cioè peggio, aveva fatto un anno prima Laura Boldrini, che dalle stanze di una fondazione politica profetizzava testualmente:

Gli immigrati... sono l'avanguardia di questa globalizzazione, e ci offrono uno stile di vita che presto sarà uno stile di vita molto diffuso per tutti noi. Loro sono l'avanguardia di quello... dello stile di vita che presto sarà uno stile di vita per moltissimi di noi.

Con buona pace dei beati che ancora credessero il contrario: che cioè noi si accoglieva i disperati per offrire loro uno stile di vita più dignitoso. La voce tremebonda di Laura non lascia invece dubbi sul piano - come del resto anche i fatti.

Lasciando alla memoria dei lettori altri esempi famosi - come quello di Stefania Giannini, ai cui padroni è toccato l'incomodo di smentire, e poi cancellare dal web, il gossip della serva indiscreta - qui ci interessa una delle ultime voci dal sen fuggite: quella di Enrico Letta, lo scialbo Enrico, il "servizievole maggiordomo dei poteri massonici" (cit. Gioele Magaldi) già primo ministro ad interim e diligente firmatario di una legge sul riordino del settore gas di cui abbiamo scritto su questo blog. Quel che carpisce ai piani alti Enrico lo spiffera, già da quando annunciava giulivo che saremmo morti per Maastricht. Oggi da Parigi discetta di terrorismo:

Dobbiamo parlare di guerra civile europea... Evidentemente gli attentati precedenti non hanno insegnato ancora abbastanza... Sì, dobbiamo imparare [a convivere con il terrore, modello Israele e] a trasformare la paura in risorsa di sicurezza. La paura deve portare alla moltiplicazione degli occhi, della difesa preventiva, della vigilanza. La prevenzione ha bisogno di un salto di qualità tecnologico e di... collaborazione tra i servizi di intelligence degli Stati. [Noi italiani non siamo] immuni. La strage di Nizza chiarisce in modo drammatico che ci siamo dentro completamente anche noi.

La parola guerra appare cinque volte nell'intervista, a partire già dal titolo: "È una guerra civile europea". Addirittura all'imperativo: dobbiamo parlare di guerra. Una disinvoltura agghiacciante, un pugno allo stomaco gratuito e apparentemente insensato da parte di chi per anni ha celebrato nell'integrazione europea il sommo garante della pace tra i popoli. Una forzatura che non può non essere voluta e progettata. Vediamo come e perché.

Sul piano retorico, l'intervista integra un classico esempio di falsa profezia, genere editoriale vieppiù praticato in cui la volontà degli attori politici è presentata nei termini neutri di un futuro inevitabile e conseguente. Ripassiamone la grammatica:

  • Regola n. 1: Spersonalizzazione del soggetto. Rispetto ai profeti del Vecchio Testamento che utilizzavano la prima persona per annunciare i messaggi di una terza (la divinità), i falsi profeti contemporanei operano all'inverso: per riferire gli intenti della prima persona - cioè di sé stessi - si pronunciano nella terza persona di fenomeni a cui attribuiscono la necessità e l'ingovernabilità propri della volontà divina.
  • Regola n. 2: Comunione con l'oggetto. Per rivolgersi in seconda persona ai propri destinatari/vittime usano invece la prima, creando così l'illusione di condividerne i destini.

Seguono esempi:

Testo originale Testo tradotto
[Banchieri:] Se gli Stati non faranno le riforme necessarie, salirà lo spread. Se gli Stati non faranno le riforme che vogliamo noi, non compreremo i loro titoli, facendo salire lo spread.
[Capi di Stato:] Il ritorno dei nazionalismi in Europa porterà la guerra. Per fermare i partiti nazionalisti, siamo disposti a trascinare l'Europa in guerra.
[Mario Monti:] La sostenibilità futura dei sistemi sanitari nazionali... potrebbe non essere garantita se non si individueranno nuove modalità di finanziamento per servizi e prestazioni. Renderemo insostenibile il sistema sanitario nazionale sottraendogli risorse, allo scopo di privatizzarlo.
[Ministri delle finanze:] Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità. Avete vissuto meglio di quanto noi fossimo disposti a concedervi.
[L. Boldrini, cit.] Gli immigrati... ci offrono uno stile di vita che presto... sarà uno stile di vita per moltissimi di noi. ... per moltissimi di voi.

Non sfuggirà ai lettori più attenti che la grammatica della falsa profezia ricalca perfettamente quella dell'intimidazione. E in effetti i due generi coincidono in tutto salvo che nell'intenzione di chi esprime il messaggio: se latore consapevole dell'intimidazione o mero ripetitore. Per la partenogenesi dello spin, di cui parleremo in altra sede, la diffusione e l'efficacia di un'informazione falsa e/o distorta è solo in trascurabile parte da attribuirsi a chi la produce nella consapevolezza della sua falsità (lo spin doctor, o primum movens). Essa trae invece la sua vera forza dai successivi rilanci a cura di chi, credendovi senza riserve, la riformula autonomamente e la amplifica negli organi di stampa, sui social network e nelle sedi di confronto informale.

Tornando al caso, è certo possibile che l'anemico Letta non sia l'ingenuo ripetitore/delatore di una storia in cui egli stesso crede, bensì l'affidatario di un'intimidazione da recapitare ai lettori. Il physique du rôle non gli mancherebbe: ex uomo di alte cariche (quindi presumibilmente iniziato alle segrete cose), pacato fino alla letargia (quindi caro ai moderati) e da qualche tempo riciclato come docente in una specie di Bocconi francese (quindi investito dei crismi del tecnocrate). Quale che sia la sua vera identità, il senso del messaggio non cambia. Ne proponiamo nel seguito una traduzione limitatamente allo stralcio citato:

Dovete parlare di guerra civile europea. Dovete avere paura gli uni degli altri. La vostra paura è una risorsa per noi perché ci fornisce il pretesto per controllarvi, limitare la vostra libertà e la vostra privacy con nuovi strumenti di sorveglianza e integrare militarmente gli Stati. Poiché molti di voi si oppongono a queste misure, evidentemente gli attentati precedenti non vi hanno insegnato ancora abbastanza. Fino ad allora continueremo a colpirvi [opp. a creare le condizioni affinché continuiate a essere colpiti]. Anche in Italia: ci siete completamente dentro anche voi.

Non ci dilungheremo in questa sede sul ruolo propedeutico della paura e del trauma all'agenda politico-economica neoliberista. Ne ha già scritto pagine esemplari, tra gli altri, Naomi Klein in The Shock Doctrine, dove si apprende come negli ultimi 40 anni eventi materialmente e psicologicamente traumatici siano stati sfruttati, quando non deliberatamente cagionati, dai teorici del libero mercato per imporre le proprie riforme, secondo un piano d'azione esplicitamente formulato da Milton Friedman:

I seguaci della dottrina dello shock sono convinti che solo una grande discontinuità – un’inondazione, una guerra, un attacco terroristico – possa generare quelle tele vaste e bianche che così intensamente desiderano. In questi momenti malleabili, in cui siamo psicologicamente allo sbando e fisicamente sradicati, gli artisti del reale si mettono all'opera e iniziano il loro lavoro di ricreazione del mondo.

Di come l'intelligence statunitense, in mancanza di volenterosi martiri, fabbrichi a tavolino minacce terroristiche di matrice islamica per "mantenere viva la paura" abbiamo già scritto, con ampia documentazione processuale, su questo blog. Recentemente Maurizio Blondet ha evidenziato l'esistenza di casi analoghi anche in Canada, mentre il blog Voci dall'Estero ha documentato pratiche riconducibili al medesimo obiettivo da parte dei servizi segreti francesi. Lo stesso Enrico, per non essere proprio l'ultimo giullare a corte, ce la butta là:

Plagiare menti deboli e portarle a gesti sconsiderati si è rivelato semplice... Abbiamo saputo più niente delle falle nella sicurezza di Bruxelles? E come è stato possibile che il camion sia entrato nell’isola pedonale di Nizza? Domande inquietanti.

Lasciamo la traduzione all'esercizio dei lettori.


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roberto buffagni 25 ottobre, 2016 13:54

Sì, però la guerra civile - a diversi gradi di intensità è un rischio reale, anzi una probabilità, perchè le etnie immigrate si organizzano in enclaves su base etnico-religiosa dove la lealtà primaria non va allo Stato ospitante, alla sua civiltà e alla sua cultura. Per governare territori caratterizzati dal multiculturalismo ci vuole un Impero, con tanto di etnia dominante, gerarchia tra le comunità, etc. (v. Impero romano e successori). Lo Stato democratico sta in piedi solo se è uno Stato nazionale dove la cittadinanza è sostanzialmente omogenea, altrimenti i conflitti etnico religiosi si traducono immediatamente in partiti politici, e il partito politico che vince le elezioni, impadronitosi delle leve dello Stato, fa fuori tutti gli altri (v. Africa, mille esempi).

E' impossibile, in Europa, "fare come Israele", perchè in Israele (uno stato che si legittima in base all'etnia e alla religione) c'è una apartheid de facto, necessitata dalla diversa dinamica demografica di ebrei e palestinesi. Il giorno in cui una testa vale un voto, in Israele, vanno al governo i palestinesi e gli ebrei se sono fortunati se ne vanno.

Qui in Europa, invece, il progetto, cosciente o meno che sia, è invece quello di dissolvere le identità sia degli autoctoni che degli allogeni, trasformandoli da cittadini in consumatori e lavoratori, e così conservando la facciata "democratica", che poi si manipola con le leggi elettorali e la disinformazione.

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Paolo 23 agosto, 2016 21:08

bisogna pubblicizzare questo blog magari facendo dei riferimenti in altri blog o forum con il link ....in modo che sia conosciuto il più possibile. E' unico nello stile ed è interessantissimo (a prescindere che se ne condivida il contenuto o meno )---->> con tutta la , scusate il termine, mer.......che c'è in giro questo è letteralmente oro colato.

Complimenti all'autore chiunque esso sia.

saluti

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Lo Smemorato 18 agosto, 2016 16:08

"Abbasseremo le tasse". Cioè: "abbasseremo le tasse alle multinazionali".

Nel caso di specie, a Ryan Air.

In questo modo, la competizione sarà ancora di più ad armi pari.

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lorenzo 19 agosto, 2016 18:41

@Lo Smemorato

a proposito di Ryanair, ho la sfiga si abitare a Bologna in un quartiere su cui passano molti aerei che devono atterrare al nostro aeroporto, che dista solo 6 km dal centro cittadino (venne costruito in anni in cui forse non si poteva immaginare Bologna come uno scalo internazionale). I geni della nostra giunta PD hanno presentato il recente accordo con Ryanair come un grande successo "economico", perché farà aumentare di circa 1500 unità i posti di lavoro. Naturalmente c'è stato, già da questa estate, un aumento esponenziale di voli, con gravi disagi per gli abitanti di alcuni quartieri, sottoposti a un inquinamento soprattutto acustico pesantissimo. Sono state raccolte 1700 firme per chiedere una soluzione, ma la risposta, da quel che so, è stata che anche 1500 posti di lavoro in più sono importanti. Un aeroporto a 6 km da centro, una compagnia aerea che vede possibilità di business, un'economia italiana ridotta a vendere il culo e la salute dei cittadini pur di fare girare un po' di soldi e lavoro. Insomma, siamo alle solite. Ci stanno trasformando in un paese del secondo o terzo mondo, che per campare deve vendere la pelle dei suoi abitanti. I media, ovvio, tutti a sottolineare il "successo" e pochissimi ad evidenziare il disagio.

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carlo lavezzari 15 agosto, 2016 18:12

Tutto giusto ma manca lo slancio finale di coraggio e onesta' :

blocchiamo gli sbarchi e rimandiamo a casa quelli che sono inopinatamente sbarcati.

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Bombadillo 15 agosto, 2016 13:58

Carissimi,

segnalo che su Libero di oggi -me lo sono trovato sotto l'ombrellone, e l'occhio è caduto sul titolo a tutta pahina- le prime 11 pagine sono interamente dedicate a I 50 motivi per lasciare l' euro. Continuano a ripeterci che uscire è impossibile, ma 5 nobel smentiscono.

Il primo motivo è Perché i trattati violentano la Costituzione. Poi Perché non dobbiamo temere inflazione e iper-inflazione, Perché svalutare non è il male assoluto, Perché per competere con la Cina non serve essere enormi, et similia.

Ora, mi rendo conto che sono tutte scoperte dell'acqua calda alle quali arrivano con un colpevole ritardo di quasi dieci anni, ma almeno ci arrivano. E con un'operazione in grande stile che squarcia il velo di omertà.

Che sia davvero l'inizio della fine?

Tom

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pedanteria 12 agosto, 2016 19:50

Per pura pedanteria: «inpportunamente diventato Shock Economy» sia «inopportunamente […]»!

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Bombadillo 12 agosto, 2016 18:17

Caro Pedante,

complimenti per il post. Divertentissimo il 'gioco' delle traduzioni: solo quando scrivi 'che vogliamo noi', riferito ai banchieri e alle loro riforme, io avrei più precisamente scritto, 'che convengono solo a noi'. Giusto per evitare che qualche anima candida cada nell'errore di ritenere che i banchieri vogliono certe riforme per una questione ideale, di principio o, magari, per far andare meglio l'economia e stimolare la crescita. No, i banchieri vogliono brutalmente le riforme che convengono solo a loro, e che sono sconvenienti per tutti gli altri attori economici, sia lavoratori che pure imprenditori.

Per il resto, che dire?

Meglio Putin che Trump.

Non sappiamo se Trump vincera, e non sappiamo se, una volta presidente, manterra la promessa di smettere di destabilizzare l'europa, il nord africa e il vicino oriente (purtroppo, però, siamo certi che, se vincera la Clinton, gli eventi precipiteranno ulteriormente).

Siamo sicuri, altresì, del ruolo che già oggi sta svolgendo Putin, di contenimento delle forze del caos e della dissoluzione.

Da ultimo, mi ha molto colpito leggere sul blog (fides et forma) di un amico (Francesco Colafemmina), che credevo inattivo per via di una triste vicenda giudiziaria, del recente viaggio di Putin sul Monte Athos (realtà 'estrema' che conosco personalmente e che rappresenta il cuore dell'ortodossia ), dove pare sia stato accolto con onori 'imperiali'.

I monaci dell'Athos hanno compreso il ruolo di Putin.

Sotto questo speciale punto di vista, forse potremmo parlare, non di guerra, ma comunque di scontro tra due religioni. Che però non sono l'islamica e la cattolica (o più vagamente cristiana: ché pure i protestanti si professano cristiani), ma la sionista (distinta dall'ebraica, e con un'accezione legata alla genesi del moderno Stato e alla sua politica estera) e l'ortodossa. In questo scontro, da che parte stiano i protestanti di destra e le relative popolazioni (USA, Germania, etc.), e quelli di sinistra (c. d. cattolici), a partire dal loro capo insediatosi a Roma, mi pare sia sotto gli occhi di tutti.

Tom

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Maurizio Moretti 13 agosto, 2016 22:51

@Bombadillo

Sara' per quello che RT (Russia Today) e' l'unico canale che riesco a guardare senza dar di stomaco...

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dhivanmukta 14 agosto, 2016 09:04

@Bombadillo

Monte Athos come Agartha e Pentagono come Mordor.

Interessante. Le profezie cominciano a prender forma.

Cari saluti.

P.S. Perché tanti distnguo ["la sionista (distinta dall'ebraica, e con un'accezione legata alla genesi del moderno Stato e alla sua politica estera)"]? A buon intenditor ...

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Bombadillo 14 agosto, 2016 14:01

@Maurizio Moretti,

sarà per quello che alla mia figlioletta compero i giochi di masha e orso e non quelli dell'abominevole maialina?

Tom

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Bombadillo 14 agosto, 2016 14:22

@dhivanmukta,

sai che non ci avevo pensato?

Stando al tuo gioco, però, potremmo più precisamente dire: l'Athos come Gran Burrone, Langley come Mordor... E il Vaticano come Isengard. Del resto, Bergoglio veste pure di bianco.

Sulla seconda questione, io -che sono un grande peccatore, ma sono pur sempre un cattolico- tento, per il poco che mi riesce, di attenermi al Vangelo. Nella specie, siate prudenti come serpenti e puri come colombe.

Meglio non rischiare di essere fraintesi, quindi, e chiarire che -esattamente come nei riguardi del protestantesimo, padre del pensiero liberale nell' unico senso che conta (cioè liberista, il resto è fumo negli occhi), per me si tratta di una opposizione tutta politica, e non certo religiosa o razziale. D'altronde, molti ebrei ortodossi sono anti sionisti proprio per motivo della loro religione.

Ma questo già lo sai...

Tom

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dhivanmukta 15 agosto, 2016 11:19

@Bombadillo

Caro Tom,

poiché 'cum agitur de judaeis agitur de re gravi', è bene tacere.

Per quanto riguarda l'amato Tolkien, invece, ti segnalo una bella rubrica di Radio Spada:

http://www.radiospada.org/tag/tolkieniana/

Se già la conosci, ok. In caso contrario, non sottovalutarla al primo colpo d'occhio.

Infine, un doveroso ringraziamento al nostro dotto anfitrione (che, senza pedanteria veruna, permette agli ospiti di conversare amabilmente fra loro). Se la bontà di un blog non è dovuta solo alla qualità dei post, ma anche - seppur in assai minor misura - alla qualità dei relativi commenti, codesto è un ottimo blog.

Cari saluti a tutt'e due.

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Alessandro 11 agosto, 2016 20:22

'Plagiare menti deboli e portarle a gesti sconsiderati ci è stato semplice... Avete saputo più niente delle falle nella sicurezza di Bruxelles? E come ci è stato possibile far entrare il camion nell’isola pedonale di Nizza? Domande che vi dovrebbero inquietare.'

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Fra' Ciccio 11 agosto, 2016 18:54

Va bene, ottimo, eccellente.

Ma quella cialtrona eurista di Maga Ilda la lascerei perdere.

Fa parte del circo equestre atlantico per la manipolazione del dissenso insieme al M5S: tra l'altro è stato sponsor dei memmettari.

La libera muratoria, fino a prova contraria, è definitivamente morta con Allende.

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Il Pedante 11 agosto, 2016 21:49

@Fra' Ciccio Confesso di non conoscere il tema.

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